Panca Tattva – UN SOLO SIGNORE IN CINQUE FORME

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Feb282015

 

Speciale #Panca Tattva

da Movimento ISKCON di luglio-agosto 2004

I componenti del Panca-Tattva rappresentano l’inconcepibile
unità e varietà della Verità Assoluta.

di Satyaraja dasa

Sri Caitanya, sebbene sia l’incarnazione di Krishna per quest’era, è generalmente sconosciuto fuori dall’India. E perfino in India, pochi all’infuori della linea Gaudiya Vaisnava hanno familiarità con il #Pancha Tattva, la cui installazione a Mayapur sotto la forma di Divinità ha richiamato migliaia di devoti Hare Krishna da tutto il mondo. Alle persone che non conoscono il Panca-tattva, di solito diamo una semplice spiegazione: il Panca-tattva è composto da Sri Caitanya e dai Suoi quattro associati principali. Ma questa è una descrizione solo parziale. Il Panca­tattva (“le cinque verità”) in realtà costituiscono un solo Dio che si è manifestato in cinque forme.

All’inizio l’idea di Dio in cinque forme può sembrare strana. Per definizione Dio è Uno, l’ineguagliabile origine di tutto. Egli è l’Essere Supremo, da cui hanno avuto origine tutti gli altri esseri. Se un altro potesse condividere la Sua posizione preminente, Egli non potrebbe essere considerato Dio. Perché Dio sia il Supremo, deve essere unico, senza paragoni e senza confronti. Le tradizioni monoteistiche del mondo hanno sempre affermato con grande forza l’unicità di Dio, la Sua posizione esclusiva come causa di tutte le cause. Eppure, nonostante che abbiano insistito sul fatto che Dio è uno, molti Cristiani accettano l’idea del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo – e che tutti e tre in qualche modo siano Dio. Ciò non significa che alcuni Cristiani credano in tre Dio, che sarebbe una forma di politeismo, ma significa invece che essi credono in tre persone complete che formano un unico Dio. Allo stesso modo, coloro che accettano la verità del Panca-tattva accettano un Dio che si manifesta in cinque forme. Questa capacità di espandersi in varie personalità è la prova della natura incomprensibile di Dio ed è descritta dettagliatamente in tutte le sacre Scritture, dalla Bibbia alla letteratura vedica.

Sebbene Dio si manifesti in una varietà di forme e sebbene queste forme siano simultaneamente una e differenti, potremmo legittimamente chiedere: perché l’Essere Supremo dovrebbe manifestarsi in cinque forme? Quale ne è la motivazione? I pensatori della linea Gaudiya vaisnava fin dal tempo di Caitanya Mahaprabhu concordano nel dire che l’Uno diventa molti per scambiare e diffondere l’amore divino. Krishnadasa Kaviraja Gosvami, l’autore della Caitanya-caritamrita, dà la seguente spiegazione: “Da un punto di vista spirituale non ci sono differenze tra queste cinque tattva, perché a livello trascendentale tutto è assoluto. Eppure le varietà esistono anche nel mondo spirituale e per gustarle bisogna fare distinzioni tra loro.” (Caitanya-caritamrita, Adi 7.5)

SI ESPANDE PER AMORE

Kaviraja Gosvami ha scritto inoltre che le caratteristiche di Krishna sono da considerarsi come un magazzino d’amore trascendentale. Benché questo magazzino d’amore fosse certamente disceso con Krishna quando Egli era presente in questo mondo cinquemila anni fa, successivamente fu sigillato. Quando il Panca-tattva arrivò circa cinquecento anni fa in Bengala, i suoi componenti ruppero il sigillo e saccheggiarono il magazzino per gustare l’amore trascendentale di Krishna. Quanto più lo gustavano, tanto più la loro sete aumentava. Questa è la natura dell’amore. Esso è dinamico – un costante impulso crescente.
Allora ne consegue che se Dio possiede più amore di ogni altro essere – Egli è davvero la vera incarnazione dell’amore – il Suo desiderio ardente d’amore deve essere più grande di quello di chiunque altro (come lo è la Sua potenza di esaudire questo desiderio). Ma l’amore non può essere goduto da soli, deve essere condiviso tra persone. Perciò, l’Uno diventa molti (e, inconcepibilmente, rimane Uno). Quindi Egli diventa il Panca-tattva per poter godere dello scambio d’amore. Anche prima di manifestare i passatempi del Panca­tattva, il Signore si era espanso per amore. Innanzi tutto Egli i espande nella Sua eterna consorte, Sri Radha, nelle Sue espansioni ed incarnazioni plenarie ed infine nei molteplici esseri viventi o jivatma, che sono espansioni separate e quindi appartenenti ad una categoria a sé, conosciuti come jiva-tattva.

I due originali esseri viventi, Radha e Krishna, si riuniscono nella forma di Caitanya Mahaprabhu e per questo l’amore che il Signore manifesta in questa forma è al di là della portata dell’ordinaria e straordinaria percezione. Così inconcepibile è questo amore, scrive Kaviraja Gosvami, che “benché i componenti del Panca-tattva saccheggiassero il magazzino dell’amore per Dio, mangiando e distribuendo il suo contenuto, non c’era mai scarsità, perché questo meraviglioso magazzino è così completo che la produzione aumenta centinaia di volte, via via che questo amore viene distribuito. ”
(Caitanya-caritamrita, Adi 7.24)

CINQUE VERITA’

Secondo lo Srimad-Bhagavatam (11.5.32):

krishna-varnam tvisakrishnam
sangopangastra-parsadam
yajnaih sankirtana-prayair
yajanti hi-su-medhasah

“Nell’era di Kali le persone intelligenti adorano il Signore ché è accompagnato dai Suoi associati compiendo il sankirtana-yajna [il canto del santo nome].” L’esegesi tradizionale rivela che questo verso ed altri come questo si riferiscono a Caitanya Mahaprabhu. Come manifestazione di Radha e Krishna in una sola forma, Caitanya Mahaprabhu è la Divinità originale nella Sua manifestazione più confidenziale ed intima. Come primo componente del Panca-tattva, Egli è accompagnato dalla Sua espansione plenaria (Nityananda Prabhu), dalla Sua incarnazione (Advaita Prabhu), dalla Sua potenza interna (Gadadhara Pandita) e dalla sua potenza marginale (Srivasa Thakura).
Fra queste cinque verità, solo a Sri Caitanya è attribuito il nome di Mahaprabhu (“il grande maestro”), perché, sebbene compreso tra manifestazioni di Dio, Egli è supremo. Egli appare in questo mondo in una vibrante forma dorata, molto simile a quella di Sri Radha, di cui personifica l’essenza. Egli porta al mondo il canto congregazionale del maha-mantra Hare Krishna, che è ben al di là delle forme rituali di religione che offrono un’ordinaria salvezza e porta l’intima essenza dell’amore spirituale – la più alta realizzazione del sentimento devozionale. Armato di una profonda filosofia e del sentimento dei più grandi amanti di Krishna, Egli viene con il più elevato segreto conosciuto dall’uomo: la bhakti o amore devozionale. Col Suo esempio personale Egli mostra come praticare quest’amore e manifesta i sintomi che nascono dall’avere Krishna nel più profondo del proprio cuore.

Caitanya Mahaprabhu non può essere compreso o avvicinato senza la misericordia di Nityananda Prabhu che è il guru principale dell’universo e che fa da intermediario tra Caitanya Mahaprabhu e il devoto. Come Balarama, il fratello maggiore di Krishna, viene indicato come “secondo corpo” di Krishna, così anche Nityananda è il secondo corpo di Sri Caitanya Mahaprabhu. Egli è il principio attivo del Signore e funziona come tale sia nella creazione materiale sia nei lila spirituali o passatempi. Questo significa che Krishna è soltanto impegnato nel gioco mentre “gli impegni seri” vengono svolti dalla sua espansione primaria, Balarama. Parlando di un re, un monarca è semplicemente interessato a godere dei suoi ben meritati piaceri, mentre i suoi associati più vicini si occupano dei suoi vari servizi e delle sue necessità obbligatorie. Questo è simile al modo in cui la divinità “servitrice” – Balarama o, Nityananda – agisce in rapporto a Sri Krishna.

Nei lila manifestati sulla Terra Nityananda Prabhu ha dieci anni più di Caitanya Mahaprabhu. Egli ha un corpo statuario come Caitanya Mahaprabhu, sebbene sia di carnagione biancastra, mentre Caitanya Mahaprabhu è dorato. Il suo portamento aggraziato è spesso paragonato a quello di un elefante e con voce profonda ripete sempre “Krishna, Krishna.” Sia Maha-Visnu sia Sadasiva – forme del Signore che nel mondo spirituale ispirano timore e reverenza ­ discendono nei lila di Caitanya come Advaita Acarya. Poiché Egli è identico a Visnu, il Signore onnipervadente, viene chiamato Advaita, che significa “non differente”. Advaita Acarya è l’unica causa dell’apparizione di Caitanya Mahaprabhu in questo mondo: Caitanya Mahaprabhu stesso ha confermato di aver manifestato i Suoi passatempi in seguito alle preghiere di Advaita. Sadasiva (che appare come Advaita) è l’intermediario tra il mondo spirituale ed il mondo materiale; questa è perciò la prova che furono le preghiere di Advaita Acarya che fecero discendere Caitanya Mahaprabhu. Advaita Acarya, il più elevato vaisnava di Navadwip, era di mezza età quando nacque Caitanya Mahaprabhu. Egli di solito è rappresentato con i capelli bianchi ed una lunga barba bianca. I Suoi abiti sono bianchi come la Sua barba e talvolta questo biancore viene paragonato a quello della luna o dei gelsomini. Grandi devoti meditano su di Lui come la radice della gioia trascendentale e la causa dell’apparizione di Caitanya Mahaprabhu in questo mondo.

Gadadhara Pandita è considerato la sakti o energia interna di Krishna ed è descritto sia come diretta incarnazione di Radharani sia come incarnazione del fulgore di Radha. Caitanya Mahaprabhu è spesso chiamato “la vita e l’anima di Gadadhara Pandita”. La relazione tra loro è così intima da essere quasi sconcertante. Per esempio, poiché Caitanya Mahaprabhu è Radha e Krishna insieme e Gadadhara in realtà è Radha, sembra che vi sia una strana sovrapposizione di identità spirituali. I limiti materiali però non devono essere applicati alle personalità divine. Un esame più attento rivela che Caitanya Mahaprabhu è Radha nel sentimento di separazione da Krishna. Nell’intimità del Loro amore, il sentimento di Radha è quello di reclamare Krishna per Sé, pur rimanendo intransigente nel servirLo. Gadadhara invece è Radha nel sentimento di Rukmini, una delle principali regine di Dwarka. Con la Sua costante devozione, il Suo sentimento è quello di essere conciliante e compiacente. Questi differenti stati d’animo si manifestano come personalità differenti nei lila di Caitanya. E difficile comprendere queste distinzioni e per entrare nel loro mistero bisogna essere realizzati.

Si può però capire almeno questa cosa importante: Gadadhara Pandita è una manifestazione perfetta della potenza hladini di Krishna, incarnata da Sri Radha. La potenza hladini è quella per cui Dio prova piacere. Ed è anche la potenza per cui i servitori di Dio godono il più elevato piacere spirituale nell’amarLo. L’essenza dell’amore di Dio è bhava o intensa emozione spirituale, il cui sviluppo più elevato è detto mahabhava, incarnato in Sri Radha. Come si dice, Krishna incanta il mondo intero, ma Sri Radha incanta Lui. Perciò Essa è la divinità suprema, superiore a tutte le altre. Essa è la purna-sakti, la potenza completa e nei lila di Caitanya si manifesta come Gadadhara Pandita. Egli è la vera forma dell’amore pieno di gioia, e contemplare il Suo dolce volto sorridente è vedere l’amore personificato. Lo scopo dell’esistenza è ottenere la Sua associazione.

Srivasa Thakura è un’incarnazione di Narada Muni, una delle dodici autorità tradizionali vediche e uno dei devoti del Signore perfettamente puri. La vita devozionale di Narada è unica in quanto fu dotato di un corpo spirituale e della capacità di viaggiare in tutto il cosmo per risvegliare le persone alla Verità Assoluta. Narada è un musicista, rappresentato mentre suona la sua vina e canta con dolci melodie i santi nomi del Signore. Anche Srivasa Thakura, come incarnazione di Narada, dette grande importanza al canto e gli impareggiabili kirtana che si svolsero nel cortile della sua casa sono leggendari. La sua casa diventò una “chiesa madre” virtuale per la missione universale del sankirtana di Sri Caitanya. A Mayapur esiste tutt’oggi un facsimile della casa di Srivasa Thakura conosciuta come Srivas Apgan. Srivas è un leader tra i devoti di Sri Caitanya. Perciò il mantra del Panca-tattva termina con la frase srivasadi-gaura-bhakta­vrinda: “[Tutte le glorie ai devoti di Caitanya Mahaprabhu, a cominciare da Srivasa.” (Il mantra completo è jaya sri-krishna-caitanya prabhu nityananda sri-advaita gadadhara srivasadi-gaura-bhakta-vrinda.)

I CINQUE FATTORI DELL’ AZIONE

I componenti del Panca-tattva soddisfano pienamente tutti gli aspetti della vita devozionale e danno felicità e gioia spirituale a tutti i devoti che li servono. Coloro che onorano il Panca-tattva raggiungeranno la perfezione. Secondo la Bhagavad-gita (18.13­14) sono cinque le cause che conducono al compimento di un’azione: karta (l’autore), cesta (i differenti tipi di sforzo), daivam (l’Anima Suprema o la volontà del Signore), karanam (i sensi) e adhisthanam (il luogo dell’azione). L’autore è il devoto rappresentato da Srivasa Thakura; lo sforzo richiede energia di cui la forma suprema è conosciuta come Gadadhara Pandita; l’Anima Suprema è Advaita, l’incarnazione di Visnu; i sensi vengono controllati seguendo il guru, la manifestazione esterna di Nityananda Prabhu; e il luogo dell’azione è il cuore di Caitanya Mahaprabhu da cui deriva tutto il resto. Concludiamo riflettendo sulle parole della Scrittura: ” Ricordando i piedi di loto del Panca­tattva, un muto può diventare poeta, uno zoppo può scalare le montagne ed un cieco può vedere le stelle nel cielo.” (Caitanya-caritamrita, Adi 8.5)

Unità nella varietà: Le cinque verità Spirituali

Nel loro insieme, le cinque categorie di verità o realtà spirituali rappresentate dal Panca-tattva ci danno un quadro completo della Verità Assoluta o Dio. Sri Caitanya rappresenta l’isvara-tattva. Isvara significa “controllore”. Il Controllore Supremo, al di sopra di tutti gli altri è Sri Caitanya (che è Krishna Stesso). Sri Nityananda rappresenta il prakasa-tattva. Prakasa significa “espansione”. Da Nityananda (che è Sri Balarama) si espandono tutte le forme Visnu o Narayana di Dio. Advaita Acarya (che è Maha­Visnu) rappresenta l’avatara-tattva. Nel mondo materiale tutti gli avatara o incarnazioni del Signore si espandono da Lui. Gadadhara Pandita rappresenta la sakti-tattva. Sakti significa “energia” e in questo caso ci si riferisce specificatamente all’energia interna di Dio che comprende il mondo spirituale eterno e gli eterni associati del Signore che vi risiedono. Infine, Srivasa Pandita rappresenta le jiva-tattva. Le jiva sono gli esseri viventi infinitesimali (noi stessi), che, come le forme e le energie del Signore sopra menzionate, sono anch’esse spirituali. In questo modo i componenti del Panca-tattva rappresentano le principali varietà spirituali che compongono l’unica Verità Assoluta

 

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