La Vishnusvami Sampradaya

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Informazioni su Vishnusvami e la sua scuola

Domanda:

Nella lettera precedente ti ho parlato di una scuola vaisnava che discende da Siva, ma non ti ho saputo indicare il suo nome. Ebbene è la visnusvami-sampradaya.

Bhakta Emanuel

Risposta:

La Vishnusvami Sampradaya e’ una delle quattro scuole spirituali Vaishnava autentiche. Le Sampradaya sono ritenute autentiche quando hanno origini divine, diversamente non devono essere accettate.

Non sappiamo molto su Vishnusvami e sulla sua scuola spirituale. Io qui diro’ quello che so.

Sri Vishnusvami nacque agli inizi dell’era cristiana in un villaggio del sud dell’India chiamato Pandya. La data esatta non mi e’ nota, ma secondo alcuni calcoli dovrebbe essere nato poco prima del 100 DC.

All’epoca a Dravida-desha (sud India) viveva un Re chiamato Vijaya Pandya. Il consigliere brahmana piu’ rispettato era Deva-svami, un puro devoto di Vishnu che predicava il sentiero autentico del servizio devozionale. Suo figlio era un’incarnazione di Vishnu e si chiamava Vishnusvami.

Questi crescendo, divenne un grande insegnante e viaggio’ in tutta l’India.

Un giorno egli giunse a Navadvipa. Una delle nove isole si chiama Rudradvipa e li’ risiedono eternamente gli undici Rudra. Guidati dal Signore Shiva, che ha una vena blu sul suo collo per aver bevuto il micidiale veleno halahala, i Rudra cantano le glorie di Gauranga e danzano in estasi. I Deva guardano le loro danze e fanno scendere piogge di petali di fiori.

Vishnusvami era in un viaggio inteso a sconfiggere le filosofie opposte e si fermo’ una notte a Rudradvpa. Presi da una strana frenesia, i discepoli cominicarono a cantare e a danzare. Gridavano “Haribol, Haribol” mentre Vishnusvami recitava preghiere dalle Sruti. Compiaciuto dalla purezza di Vishnusvami, il Signore Shiva apparve personalmente. Vedendo il Signore giungere nell’assemblea, Vishnusvami fu sorpreso, giunse le mani in omaggio e recito’ numerose preghiere.

Shiva gli disse: “Tutti voi Vaishnava siete molto cari a Me. Chiedi una benedizione e io te la daro’. Non c’e’ nulla che io non darei ai Vaishnava.”

Vishnusvami offri’ i suoi dandavat e, pieno di amore estatico disse: “Dacci questa benedizione: che da ora in poi noi inizieremo una Sampradaya che insegna il perfetto servizio devozionale.”

In grande felicita’ Shiva accordo’ la benedizione e chiamo’ la Sampradaya con il suo nome, Rudra Sampradaya.

Benedetto da Rudra, Vishnusvami rimase del tempo a Navadvipa adorando Sri Gauracandra, con il desiderio di ottenere il puro amore per Krishna.

Una notte Gauranga Mahaprabhu gli apparve in sogno e disse: “Per la misericordia di Rudra tu ora sei diventato Mio devoto. Tu sei fortunato ad aver ottenuto il tesoro della bhakti a Navadvipa. Ora vai e predica la filosofia suddhadvaita (monismo purificato). Il momento della Mia apparizione sulla terra arrivera’ presto. A quel tempo tu apparirai nella forma di Sri Vallabha Bhatta. Ci incontreremo a Puri, e tu perfezionerai la tua Sampradaya quando ti recherai a Mahavana.’

Sri Vishnusvami scrisse un commento al Vedanta Sutra che fu chiamato Sarvajna Bhasya, che stabilisce suddhadvaita-vada. I mayavadi, scorgendo similitudini nella filosofia di Vishnusvami e in seguito anche in quella di Sridhara Svami con la loro, predicarono advaita-vada o kevaladvaita-vada.

Ancora oggi nella sua scuola ci sono dieci differenti nomi di sannyasi che accettano ekadanda-sannyasi e 108 nomi differenti per sannyasi che accettano tridanda- sannyasa.

Vishnusvami affermo’ che accettare tridanda sannyasa era paratma-nistha ed e’ per questo che i sannyasi Vaishnava oggi aggiungono anche jiva-danda, un quarto, al loro sannyasa-danda.

Il discepolo principale di Vishnusvami fu Deva- darshana, che continuo’ la sua linea disciplica per settecento anni. Gli succedette il tridandi sannyasi Rajavishnu-svami, eccezionalmente qualificato in conoscenza e saggezza. Rajavishnu-svami si reco’ a

Dvaraka e li’ installo’ la divinita’ di Dvarakadhishvara. Poi ando’ a Prayaga, dove vi rimase per assistere Re Pratipa di Pratishthana-pura, allo scopo di sconfiggere i Buddhisti.

Questi, completamente sconfitti dalla vasta conoscneza del Vaishnava, fecero razzia nel suo accampamento e bruciarono tutti i libri. Dopo di questo Rajavishnu-svami torno’ a Kanci con i suoi discepoli. Egli pose sul seggio di Vyasadeva (vyasasana) il migliore dei mendicanti Dravidi, Bilvamangala. A Kaundinyashrama egli torno’ a Vaikuntha.

Cosi’ Bilvamangala Thakura, insieme con Divodasa, inizio’ a proteggere il dharma. Poi abbandono’ il seggio elevato, affidandolo a Devamangala e ando’ a Vrindavana. Li’, grazie ai suoi poteri yogici, rimase per 700 anni sotto un grande albero a Brahma-kunda.

Oltre Bilvamangala, conosciamo altri due grandi Acarya della stessa sampradaya: Sridhara Svami, il noto commentatore dello Srimad-Bhagavatam, e Sri Vallabha Acarya, contemporaneo di Caitanya Mahaprabhu. Come era stato profetizzato, egli era un’incarnazione di Vishnusvami. Cosi’ grande fu l’apporto di questo Maestro alla Vishnusvami Sampradaya che questa talvolta e’ conosciuta come la Vallabha-sampradaya.

Il servizio devozionale viene chiamato pusti-marga. Il sentimento nutre il servizio devozionale fino allo stato piu’ alto.

Sono devoti a Bala-krishna. 

Manonatha Dasa

 

Questa è una sezione del libro “Il Microfono di Dio”, in lingua italiana.

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