Alcune Riflessioni Sulle Idee di Shankara

6d) alcune riflessioni sulle idee di Shankara

 

Nessuna sorpresa se le idee di Shankara abbiano sollevato il più vigoroso vespaio di polemiche della storia del pensiero dell’India, tanto che il merito principale di un guru delle scuole vedantiche diventa quello di aver attaccato con maggiore ferocia possibile questo tipo di teoria.

 

A più riprese, a cominciare da Ramanuja per proseguire a Madhva, a Jayatirtha, fino a Shridhara, a Caitanya, ai Gosvami di Vrindavana, e poi nel nostro secolo, dove troviamo Bhaktivinode

 

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Thakura, suo figlio Bhaktisiddhanta Sarasvati e il suo discepolo Bhaktivedanta Svami Prabhupada, tutti hanno contestato aspramente le idee Mayavadi. Queste vengono addirittura considerate la peggiore malattia spirituale che può ammorbare il cuore di un individuo e la filosofia più demoniaca che sia mai stata concepita in questo mondo.

 

Infatti questa dottrina non afferma che Dio non esiste, né cerca di trascurarlo, provando a trovare formule per dimostrare che, in fin dei conti, la sua esistenza non è poi così necessaria quando si vuole spiegare tutto ciò che esiste. No. Si dice “io sono Dio, e anche tu lo sei, solo che lo abbiamo dimenticato”.

 

A fronte di una idea così appetibile allo spirito degenerato e indipendentista dei residenti di questo pianeta, possiamo ben capire perché la maggioranza degli hindu consideri Shankara il più grande filosofo indiano mai nato, e anche perché tale dottrina sia giunta anche in occidente con grande successo. Siamo convinti che adorare un Dio a piacere, con la convinzione intima che “quello sono io”, per un ateo deve essere il massimo. Dunque questa dottrina del kevaladvaita-mata (non-dualità assoluta), detta anche Maya-vada, ha esercitato un fascino enorme nei secoli che hanno seguito il maestro, tanto da generare un numero eccezionale di scritti e commentari

 

di ogni genere. Ovviamente sono sorti anche molti problemi che hanno portato a lunghi dibattiti interni, ma sui punti fondamentali gli interpreti di Shankara si ritrovano d’accordo.

 

Questa è una sezione del libro “Filosofie dell’India”, in lingua italiana.

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