Maha-bharata 100.000 in Italiano – Adi Parva, Anukramanika Parva – Sacralità e importanza del Maha-bharata

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Indice GeneraleAdi Parva – 

  1. Anukramanika

 

ATTENZIONE, ANCORA IN LAVORAZIONE

 

 

Sacralità e importanza del Maha-bharata

Il grande Dvaipayana compose una sacra Upanisad su questi fatti e fu pubblicato dai grandi Kavi nei Purana per il beneficio del mondo.

Lo studio di Bharata è un atto così meritorio[1] che anche colui che legge anche solo una riga di un verso, con reverenza, vede tutti i suoi peccati bruciati. (p. 21)

In questo Bharata sono stati descritti Deva, Devarshi e Brahmana senza peccato e immacolati, così come Yaksa e grandi Naga.

In esso è stato descritto anche Bhagavan, l’eterno Vasudeva. È vero e giusto, puro e santo.

In esso è descritto l’eterno Brahma, la grande vera luce, le cui opere grandi e divine sono riportate da uomini saggi e dotti.

Egli ha prodotto l’universo inesistente ed esistente-inesistente con il principio di riproduzione e progressione, nascita, morte e rinascita.

 

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In esso è stato anche descritto Colui che è Adhyatma[2] e che condivide gli attributi dei cinque elementi e Colui al quale non possono essere applicate parole come non manifestato e altre simili.

E anche Colui che gli Yogi, in possesso della meditazione e del Tapa, vedono nei loro cuori come il riflesso di un’immagine in uno specchio.

L’uomo di conoscenza, sempre devoto, sempre impegnato nell’esercizio della virtù, leggendo questo capitolo della Bharata si libera dai peccati[3].

Lo studente che ascolta continuamente questo capitolo introduttivo del Bharata dall’inizio, non incontra mai alcuna difficoltà.

Colui che ripete qualsiasi parte di questa introduzione al crepuscolo del mattino e della sera, al momento della ripetizione si libera dai peccati causati durante il giorno e la notte.

Nel corpo di Bharata questo capitolo è verità e Amrita; come il burro è tra i prodotti del latte e il Brahmana tra i bipedi[4].

Cosi’ come Aranyaka e’ tra i Veda, come Amrita tra le medicine, come l’oceano tra tutti i laghi, come la mucca tra tutti i quadrupedi.

Così è Bharata, tra tutte le storie. Colui che fa recitare da un Brahmana anche una sola riga durante uno Sraddha, offre agli antenati morti le sue offerte di cibo e bevande che diventano inesauribili. Con l’aiuto della storia e dei Purana, i Veda diventano chiari.

Ma il Veda ha paura degli uomini di poca cultura, per timore che gli facciano del male[5]. L’uomo istruito che recita questo Veda[6], ne trae vantaggio[7].

Anche il peccato di uccidere l’embrione è distrutto da chi lo legge con riverenza ad ogni cambio di luna. (p. 22)

Vi dico, colui che ha letto questo capitolo ha letto l’intero Bharata. L’uomo che con riverenza ascolta ogni giorno queste sacre parole, guadagna lunga vita e va in cielo. Nel tempo passato, gli esseri celesti si incontrarono e misero i quattro Veda su un lato di una bilancia e questo Bharata sull’altro, e il Bharata pesava di più.

Da quel momento venne chiamato Maha-bharata. È considerato superiore ai Veda, sia nella sostanza che nella gravità dell’importanza.

È chiamato Maha-bharata per questa superiorità nella sostanza e gravità dell’importanza. Chi ne comprende il vero significato, è liberato da tutti i peccati.

Tapa è innocente, lo studio non fa male a nessuno, le ordinanze dei Veda sono innocue, è innocente anche l’acquisizione di ricchezze con lo sforzo: ma quando vengono abusate nelle loro pratiche diventano fonte di male.[8]

 

Note dell’editore:

Anukramanika Parva, Adhyaya 1, consiste di 272 versi.

 

Così finisce l’Anukramanika Parva,

dell’Adi Parva

del meraviglioso Maha-bharata

 

[1] La parola usata qui è punya, che significa giusto, meritorio, propizio, sacro.

[2] Adhyatma, il Signore Supremo.

[3] Anukramanika Parva.

[4] I migliori.

[5] Questo verso (Adi Parva, Anukramanika Parva, Adhyaya 1, verso 266) avverte coloro che sono ignoranti della autentica conoscenza vedica di non occultare i veri significati del Maha-bharata. Questa è una delle cose peggiori che si potrebbero fare. Solo coloro che sono formati da un maestro spirituale in buona fede possono capire e spiegare il Maha-bharata.

[6] Il Maha-bharata.

[7] Qui il Maha-bharata è giustamente chiamato Veda.

[8] Non si dovrebbero usare tre Veda per motivi peccaminosi o i risultati potrebbero diventare inquietanti. Si dovrebbe essere guidati da un saggio dal cuore puro sulla retta via.

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