La pianta che supera i limiti dell’ universo.

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Gli esseri incarnati si dividono in due categorie principali: chara e achara, ciò quelli che sono in grado di muoversi e quelli che non lo sono. Quelli che possono muoversi volano nell’aria oppure vivono nell’acqua o camminano o strisciano sulla terra. Tra gli esseri incarnati che vivono sulla terra, pochissimi ottengono la nascita umana, e per la maggior parte gli esseri umani non sono arya ma persone non civilizzate, come mleccha, pulinda, sabara o buddhisti. Tra quei pochi che hanno fede nei Veda, circa la metà rimane semplicemente sul livello teorico, mentre in pratica commette innumerevoli atti proibiti senza tenere il dharma in alcuna considerazione. All’interno del gruppo di coloro che praticano effettivamente il dharma, molti pongono la propria fede nel semplice compimento del proprio dovere (karma), e tra milioni di queste persone religiose e ligie al dovere, troveremo forse una persona che possiede la giusta conoscenza. Se potessimo riunire tutte queste persone di conoscenza, tra milioni di questi jnani ci sarà una sola persona che è veramente libera dalle identificazioni e dai condizionamenti materiali, e tra milioni di persone liberate, è raro trovare anche un solo autentico devoto di Krishna. Un devoto di Krishna non ha scopi egoistici o aspirazioni materiali, perciò è molto sereno. Coloro che perseguono benefici materiali, la liberazione o la perfezione nella vita spirituale sono sempre irrequieti. Lo conferma il Bhagavata purana (6.14.5).”

Chaitanya continuò: “Per una jiva che vaga nell’universo è una grande fortuna incontrare un guru autentico, e per la benedizione di guru e Krishna si riceve il seme della pianta devozionale. Questo seme deve essere piantato accuratamente nel cuore, e coltivato come farebbe un giardiniere. La pratica di sravana e kirtana – ascoltare e ripetere – è come annaffiare il germoglio della devozione. Quando viene coltivata adeguatamente, la pianta cresce alta superando i limiti dell’universo materiale, attraversa l’oceano Viraja e penetra nella dimensione spirituale, dove raggiunge Goloka Vrindavana e si arrampica sul Kalpa vriksha (“l’albero che soddisfa i desideri”) costituito dai piedi di Krishna. Là il rampicante che è la bhakti lata produrrà il frutto di prema – amore puro – mentre qui il giardiniere continua ad annaffiarla con le pratiche spirituali

 

 

#Jiva,  #cara,    #acara 

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