La nascita di Shiva

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Puoi delucidarmi sulla vara natura di Rudra?

Veniamo a Rudra. Il nome più comune con cui è conosciuto è Shiva.

La nascita di Shiva secondo il Vishnu Purana

Nota: i prossimi quattro paragrafi appartengono al mio libro “Il Libro di Storia Puranica”.

Avendo subìto un rifiuto da parte dei figli, Brahma si sentì pervaso dalla collera e, nonostante cercasse di contenerla, scaturì come effetto dalle sue sopracciglia un essere di colore blu e rosso. Vedendolo correre e gridare con forza, Brahma lo chiamò Rudra . Egli pianse ancora altre sette volte, per cui Brahma gli dette altri sette nomi, che divennero tutte differenti manifestazioni. I suoi otto nomi furono Rudra, Bhava, Sarva, Ishana, Pashupati, Bhima, Ugra e Mahadeva.

Questi si espanse in due parti, una maschile e l’altra femminile. La Sua personalità maschile si moltiplicò e divenne undici personalità, di differente natura. La controparte femminile si divise in due, l’una bianca e l’altra

nera, le quali a loro volta si espansero e vennero conosciute come le Shakti. Le Shakti di “colore bianco” comprendono Lakshmi, Sarasvati, Gauri, Uma e altre. Le “nere” comprendono Durga, Kali, Chandi, Maharatri e altre.

Delle otto forme di Shiva, Rudra si prese cura del sole e sua moglie fu Suvarcala; Bhava sposò Usha e si prese cura dell’acqua; Sarva sposò Vikeshi e si prese cura della terra; Ishana sposò Shiva e si prese cura dell’aria; Pashupati sposò Svaha e si prese cura del fuoco; Bhima sposò Disha, e si curò dell’etere; Ugra sposò Diksha e si curò dei brahmana. Mahadeva sposò Rohini e si prese cura della luna. Da loro nacquero Sanaishcara (Saturno), Shukra (Venere), Marte, Manojava (Hanuman), Skanda, Svarga, Santana e Budha (Mercurio). Queste sono tutte differenti manifestazioni della stessa persona.

Il Rudra originale, chiamato anche Shiva, sposò Sati, la figlia di Daksha, la quale, come vedremo in seguito, abbandonò il corpo a causa di un grave disaccordo con il padre. Sati sarebbe rinata come Parvati (o Uma), la figlia di Himavan e Mena, e il Grande Deva la risposò . Precedentemente Brahma aveva chiesto a Shiva di aiutarlo nell’atto creativo, generando specie viventi. Egli obbedì, ma gli esseri a cui dette nascita erano tutti sotto l’influenza dell’ignoranza e della passione, esseri demoniaci, i quali tentarono di distruggere l’intero universo. Allora Brahma disse a Shiva di sospendere l’impegno procreativo e di andare a compiere penitenze.

Chi è Shiva nella divina logica del creato?

La Suprema Personalità di Dio, Sri Krishna, desidera creare il mondo materiale come atto d’amore nei confronti delle jiva (le entità viventi). Ma l’energia materiale (bahiranga-sakti) è così diversa da quella superiore (antaranga-sakti), così priva di bellezza e grazia che Egli non vuole curarsi personalmente della costruzione.

Così delega Sue espansioni per l’impegno della creazione materiale.

Si giunge al punto di dover manifestare lo strato più basso e oscuro del mondo di Maya. Questa dimensione fa dimenticare la Verità in modo così profondo, provoca così tanta sofferenza che è necessaria una forma ad-hoc per crearne le basi. Infatti, quale Persona nella sua perfetta forma (vigraha) fatta di eternità, conoscenza e felicita (sacidananda) vorrebbe esserne l’autore?

Per creare le tenebre del tamoguna (energia dell’ignoranza), il Signore Narayana si espande in una forma diversa, così peculiare che costituisce un tattva a sé (shiva-tattva).

Questi è il Signore Shiva, ed essendo un’espansione di Narayana è correttamente considerata “Personalità di Dio”.

Grazie alla Sua natura “di confine”, Shiva origina il guna della dimenticanza e la sua sposa diviene Durga, che è Maya in persona, la divinità predominante dell’energia materiale. Attraverso l’accoppiamento mistico tra Shiva e Durga, le jiva entrano nel mondo del buio.

La necessità di creare un tattva a se stante appare ovvia: un’entità spirituale non potrebbe mai causare confusione in nessuno, essendo per definizione origine di conoscenza perfetta. D’altra parte un tattva completamente materiale non potrebbe conferire la liberazione.

Shiva è la perfetta manifestazione di confine, grazie alla quale le persone più degradate possono facilmente trovare conforto e benedizioni materiali e allo stesso tempo – se lo desiderano – la liberazione.

Citazioni:

Mi puoi spiegare dove risiede o abita?

Egli di solito vive su Shiva-loka, più conosciuto come Kailasha. Ma ha numerose dimore.

Manonatha Dasa – 25/09/2002

 

 

Questa è una sezione del libro “Il Microfono di Dio”, in lingua italiana.

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