Il saggio Jaratkaru

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Non passo’ molto tempo da allora prima che gli Dei e gli Asura, riuniti assieme, frullarono la dimora di Varuna[1]. Il poderosissimo Vasuki divenne la corda per frullare. Quando la fatica termino’ il re dei serpenti, accompagnato dagli Dei, si presento’ davanti a Brahma.

I Deva parlarono queste parole:

“Signore, Vasuki soffre di una afflizione molto profonda a causa della paura della maledizione. Per favore, sradica questa ansieta’ che ha perforato il suo cuore. Egli desidera il benessere della sua stirpe ed e’ nostro amico e benefattore. Sii gentile verso di lui e allevia questa febbre mentale.”

Brahma rispose:

“Ho ascoltato attentamente quello che avete detto. Tempo fa Elapatra disse la verita’. Percio’ che Vasuki faccia quello che gli e’ stato detto. Il tempo e’ arrivato. In quel sacrificio solo i malvagi saranno distrutti, non coloro che sono virtuosi.

“Jaratkaru e’ gia’ nato e quel Brahmana e’ impegnato in dure penitenze ascetiche. Vasuki deve al momento giusto offrirgli sua sorella in sposa. O Dei, cio’ che il serpente Elapatra ha detto e’ per il bene di tutti voi ed e’ la verita’.”

Sentendo queste parola di Brahma, Vasuki desidero’ offrire sua sorella Jaratkaru al severo saggio che viveva nella foresta. Ordino’ a molti serpenti che erano sempre diligenti nei loro doveri di osservare bene il Rishi Jaratkaru.

Disse:

“Quando quello Yogi mistico cerchera’ una moglie venite subito ad avvisarmi. Il futuro della nostra razza dipende da questo.”

Saunaka chiese:

“O figlio del Suta, desidero conoscere la ragione per cui il Rishi che tu hai chiamato Jaratkaru venne a essere chiamato in questo modo. Dicci l’etimologia del nome Jaratkaru.”

Sauti rispose:

“Jara significa superfluo e Karu vuol dire gigantesco. Il corpo del Rishi era gigantesco e attraverso le pratiche delle discipline ascetiche lo ha gradualmente ridotto. O Brahmana, la sorella di Vasuki venne a essere chiamata con questo nome per la medesima ragione.”

Quando ascolto’ questa spiegazione il virtuoso Saunaka sorrise e disse:

“E’ proprio cosi’.”

[1] Varuna e’ il Deva delle acque. Si riferisce al frullamento dell’Oceano di Latte che abbiamo gia’ raccontato.

 

Questa è una sezione del libro “Il Sacrificio dei Serpenti”, in lingua italiana.

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