Aspettando Saunaka Rishi

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Adhyaya 4

Aspettando Saunaka Rishi

 

Il figlio di Lomaharshana, Ugrasrava Sauti, erudito nei Purana, essendo arrivato al sacrificio di dodici anni di Kulapati Saunaka nella foresta di Naimisha, si presento’ dinanzi ai Rishi.

Avendo letto i Purana con grande sforzo, alla fine divenne un dotto. Ora a mani giunte, Sauti si rivolse a loro dicendo questo:

 

Pauranikah purane kritasramah. I Veda, i Purana e tutte le altre scritture sono composte da molti libri e tutti piuttosto voluminosi e per nulla facili da capire. Per questo viene usata la parola kritasramah, che vuole dire con molto sforzo.

 

Sauti:

Reverendi signori, cosa volete sentire? Cosa devo riferirvi?

I Rishi risposero:

O figlio di Lomaharshana, te lo chiederemo e tu racconterai a noi, ansiosi di ascoltare, alcune storie eccellenti.

Ma il nobile Kulapati Saunaka è ora impegnato nella stanza del fuoco sacro.

E’ un conoscitore delle storie divine relative ai Deva e agli Asura. Conosce anche le storie relative ai Manusya, Naga e Gandharva.

 

Manusya si rifersce alla razza umana, a noi insomma.

 

O Sauti, Kulapati Brahmana è il capo di questo sacrificio; è capace, fedele ai suoi voti, saggio e maestro degli Sastra e degli Aranyaka.

 

Aranyaka: Ci sono varie sezioni di Sruti (i Veda), alcune delle quali sono Samhita, Upaveda, Vedanga, Brahmana, Aranyaka, Sutra, Upanga e altri. Gli Aranyaka (letteralmente “ambientati nella foresta” ) trattano passaggi chiarificatori dei Brahmana (un’altra sezione dei Veda), che spiegano le ragioni dietro gli Yajna e altro ancora.

 

È sincero, amante della pace, un Rishi delle dure austerità e osservatore delle penitenze ordinate. È rispettato da tutti noi e dovremmo, quindi, aspettarlo.

Quando si siederà sull’onoratissimo seggio del Guru, risponderai a ciò che quel megliore dei nati due volte ti chiederà.

Sauti disse:

Così sia. Quando il nobile Rishi sarà seduto, racconterò storie sacre relative a una varietà di argomenti secondo cio’ che mi chiedera’.

Narratore:

Il piu’ potente dei Vipra, dopo aver eseguito tutte le sue preghiere ai Deva e ai Pitri attraverso l’offerta dell’acqua, tornò al luogo del sacrificio dove Sauti era seduto di fronte all’assemblea dei Rishi dei voti rigidi.

 

Il piu’ potente dei Vipra:

Il testo sanscrito dice “viprarsabha”. Letteralmente risabha significa toro. È un epiteto per nominare una persona particolarmente potente o importante.

Prabhupāda: No. Un vipra, perché sta studiando… Vipra significa colui che è impegnato negli studi dei Veda. Cioè… Veda-pathād bhadd vipraḥ . Quindi, se sta studiando i Veda, allora deve essere qualificato con tutte le buone qualità. Perché proprio come la Bhagavad-gītā, si dice che “queste sono le buone qualità”. Studiare significa accettare l’istruzione. Studiare non significa semplicemente diventare un libro… No. Studiare significa applicare praticamente nella vita ciò che si impara dai Veda. Quindi, se qualcuno sta studiando seriamente, allora naturalmente è qualificato con tutte le buone qualità. Sì. No. Puoi dire.

(Srila Prabhupada, conferenza sullo Srimad-Bhagavatam 7.9.10 — Montreal, 10 luglio 1968)

Vipra significa un brahmaṇa colto. Veda-pāṭhād bhadd vipraḥ . Colui che ha imparato, studiato tutte le letterature vediche e ha acquisito conoscenza, è chiamato vipra. Quindi semplicemente studiare la letteratura vedica non va bene. Brahma jānātīti brahmaṇaḥ . Deve rendersi conto che cos’è il Brahman. Poi diventa brahmaṇa. Brāhmaṇa è una qualifica. Non è per nascita.

(Lezione di Srila Prabhupada sulla Bhagavad-gita 13.3 — Bombay, 26 settembre 1973)

 

Questa è una sezione del libro

Il MAHA-BHARATA, ADI PARVA ** Verso per verso con le spiegazioni Bhaktivedanta ** Vol. 1 di 4”, in lingua italiana.

Per acquistare il libro completo, clicca qui sopra

 

 

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