Chaitanya visitò il famoso tempio di Krishna, chiamato nartaka gopala or “Gopala danzante”, e danzò in estasi a sua volta. La Divinità era apparsa in sogno a Madhva, e il giorno successivo l’acharya era seduto a meditare sulla spiaggia dell’oceano, quando una tempesta improvvisa minacciò di affondare una nave che passava lungo la costa. Madhva pregò il Deva del vento, Vayu (del quale è considerato un avatara), e la tempesta si calmò immediatamente: il capitano della nave, meravigliato da quel miracolo, gli offrì una donazione da scegliere tra la merce che trasportava. Madhva scelse un pezzo molto grande di gopichandana – argilla pura e sacra – e lo portò a riva e poi in città con le sue braccia prodigiosamente forti, e lo immerse in una grande piscina. L’argilla si sciolse, e all’interno c’era la bellissima Divinità di Gopala che è ancora al centro dell’adorazione nel tempio e nell’intera tradizione di Madhvacharya.
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