Caitanya arriva a Mathura

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Poco dopo il suo arrivo a Prayaga, Chaitanya era stato raggiunto da Rupa e Sanatana, che erano riusciti a liberarsi dalle proprie responsabilità professionali, e raccomandò loro di andare a Vrindavana e ristabilire là l’adorazione a Krishna. Rimase in città soltanto tre giorni, poi da Prayaga proseguì il viaggio verso Agravana (l’attuale Agra), dove secondo il Chaitanya mangala visitò l’ashrama di Jamadagni Muni, dove era nato Parasurama. Passando attraverso Renuka grama (che prende il nome dalla madre di Parasurama), continuò a camminare verso Vrindavana, e durante il viaggio ad ogni tappa parlava alla gente dell’amore per il santo Nome di Krishna e li faceva danzare felici.

La strada da Prayaga attraversava spesso il fiume Yamuna e ogni volta Chaitanya saltava felice in acqua. Alla fine arrivarono a Mathura, dove si gettò a terra per offrire il proprio omaggio, e poi andò a fare il bagno a Vishrama ghata, la località dove Krishna e Balarama erano andati a lavarsi dopo l’incontro di lotta nell’arena di Kamsa, in cui Krishna aveva ucciso il malvagio sovrano. Poi visitò il luogo di nascita di Krishna e la Divinità di Adi Keshava che vi era adorata.l tempo in cui Chaitanya visitò Mathura, l’antico tempio non era ancora stato distrutto da Aurangzeb, che poi eresse una moschea sopra le rovine. Il tempio attuale è stato costruito in tempi relativamente recenti, e allargato da molti ricchi devoti marwari.

Come al solito, Chaitanya cantò e danzò in estasi nel tempio di fronte alla Divinità, e tutti i presenti furono affascinati dal felice kirtana di Chaitanya, specialmente il pujaka e un anziano sanodiya brahmana che si trovava nel tempio. Dopo il kirtana Chaitanya parlò con il brahmana, che era un discepolo di Madhavendra Puri ed era stato presente all’installazione della Divinità di Gopala a Govardhana, e lo rassicurò che non aveva alcun pregiudizio sociale, e che non badava al suo stato inferiore nella comunità a paragone delle altre sottocaste di brahmini. A quei tempi i brahmini sanodiya lavoravano

come sacerdoti per la comunità vaisya (suvarna vanik, mercanti d’oro e banchieri) dei kalavara e sanvada, che non seguono strettamente le regole vediche e spesso consumano vino e cose simili. Nondimeno, Madhavendra Puri era stato nella sua casa e aveva mangiato da lui mentre visitava Mathura, perciò anche Chaitanya fu molto felice di andare a pranzo da lui.

Nel suo Chaitanya mangala, Lochana Dasa rivela che il nome di quel brahmana era Krishnadasa, e dice che aveva già notato Chaitanya mentre si avvicinava alla città. Nel suo intenso sentimento per Krishna, Chaitanya aveva gridato chiamando Akrura (lo zio di Krishna, che l’aveva portato da Vrindavana a Mathura per ordine di Kamsa) e poi era crollato a terra, rimanendo privo di sensi per tre giorni. In questa versione della storia, il sanodiya brahmana Krishnadasa accompagnò Chaitanya nella sua visita a Mathura e Vrindavana fin dall’inizio. In questo modo, Chaitanya andò a fare il bagno nei 24 ghat lungo la Yamuna:

 

Da “ La vita di Krishna Caitanya”

di Parama Karuna dd 

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