raccontata da Manonatha Dasa –
Domanda:
Salve, volevo ringraziarvi e dirvi che mi siete comunque stati di aiuto, volevo anche chiedervi se per favore potevate raccontarmi la storia di Mohini. Saluti Mohena
Risposta:
I Deva (gli esseri celesti) e gli Asura (i demoni) decisero di unire le forze per produrre l’amrita, il Nettare dell’Immortalità. Il patto era che una volta prodotto sarebbe stato diviso fra di loro tutti in parti uguali. Ricevute le debite istruzioni dal Signore Supremo Vishnu, si recarono all’Oceano di Latte, dove avrebbero potuto crearlo.
“Ora dobbiamo agitare le sue acque in modo che il latte trascendentale si condensi e diventi Nettare”, dissero i Deva.
Tutti osservarono l’immensa distesa liquida e nessuno sapeva come questo potesse essere possibile. Brahma e Shiva dettero indicazioni.
“Prendente la montagna Mandara e ponetela nel Latte. Usate Vasuki come corda per frullare e così il latte si monterà e diventerà Nettare.”
Con l’aiuto di Vishnu, i Deva e i Demoni riuscirono a porre la montagna nell’oceano. Poi chiesero a Vasuki, nella forma di serpente lungo chilometri, di aiutarli in cambio di una parte del Nettare. Avvolto il serpente attorno alla montagna, cominicarono a tirare vigorosamente. Ma Mandara era troppo pesante ed era difficile farla ruotare appoggiata com’era al fondo. Preghiere vennero rivolte al Signore Vishnu perche’ li aiutassero di nuovo ed Egli, sempre trascendentale nonostante le numerosissime forme che assume, prese la forma di una gigantesca Tartaruga: era Kurma, su cui posero la montagna. Un’altra forma di Vishnu si sedette alla sommità della montagna in modo che rimanesse in equilibrio. Ora tutto era pronto.
I Deva e i demoni presero a tirare la corda in modo che Mandara ruotasse e frullasse l’Oceano. Gigantesche onde si levarono fin dai primi minuti del titanico lavoro degli esseri superiori e tutti gli abitanti dell’oceano ne rimasero terrorizzati. I Danava (demoni) che avevano scelto di tirare Vasuki dalla testa, erano costantemente ustionati dalle fiamme che uscivano dalle sue bocche e gradualmente divennero privi di forze. Vishnu fece cadere della pioggia in modo da rinfrescarli e continuare il lavoro.
Dopo tanto tempo trascorso in questa fatica, il nettare dell’immortalità non appariva. Ajita stesso, Vishnu che stava in cima alla montagna Mandara, discese e prese a muovere le sue braccia nell’oceano, creando gigantesche onde e facendo fuggire anche gli animali acquatici piu’ grossi. A causa di quel movimento, dalle acque scuturi’ un veleno chiamato halahala, cosi’ pericoloso che i fumi stavano avvelenando l’universo intero. Per salvare la vita degli esseri, i Deva si rivolsero a Shiva, chiedendogli di intervenire. Cosi’ il Signore Mahesvara bevve tutto il veleno, e come effetto una linea blu apparve sul suo collo, che ancora oggi ne orna il corpo.
Vedendo salvo l’universo, i Deva e i demoni ripresero a frullare l’Oceano con rinnovato vigore e come risultato la mucca divina Surabhi apparve. I Rishi se ne presero subito cura. Dopodiche’ il cavallo Ucchaisrava e l’elefante Airavata, che furono rispettivamente presi da Bali e Indra. A un maggiore frullamento, molti altri cose e personalità divine apparvero, fra cui Lakshmi, la sposa eterna di Vishnu.
Infine Dhanvantari emerse, che porto’ la scienza della medicina in questo mondo. Egli aveva nelle mani una giara con il tanto desiderato nettare dell’immortalità. Vedendolo, i demoni glielo strapparono dalle mani e fuggirono via. I Deva erano molto preoccupati, ma Vishnu disse loro:
“Non preoccupatevi. Io faro’ in modo da creare dissenso fra di loro, in modo che l’amrita tornerà qui.”
In effetti tra i demoni si accese subito una violenta lite su chi dovesse berne prima e alla fine dissero:
“I Deva hanno lavorato come noi, per cui meritano di una parte.”
Cosi’ l’amrita torno’ dove era stato prodotto e presero a discutere su chi dovesse decidere la spartizione. In quel momento Vishnu, con l’idea di confondere i demoni per impedire loro di bere il Nettare, assunse una forma femminile, Mohini, tanto bella che nessuno poteva rimanere calmo al solo guardarla.
Vedendo Mohini avvicinarsi, i demoni persero la compostezza e tutti le chiesero di divenire la loro sposa. In piu’ le affidarono il compito di distribuire il nettare. In questo modo Mohini lo dette ai Deva, ingannando i demoni.
Quando questi si accorsero di essere stati imbrogliati da Vishnu, che aveva assunto al forma di quella bellezza trascendentale, si armarono e dichiararono guerra ai Deva. Ma questi, fortificati dal nettare, riuscirono a sconfiggerli e a mantenere la pace e la virtù nell’universo.
giugno 2001 – n.775
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