Maha-bharata in Italiano, edizione 2022 – Parte 1

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Il
Maha-Bharata
(Cosi’ com’e’)

Vol. 1 of 2

Krishna Dvaipayana Vyasa

Indice

Indice 5
Dedica 11
Introduzione 13
Seconda Introduzione 16
Adi Parva 19
L’arrivo di Suta 19
Suta inizia a raccontare 20
I serpenti vengono maledetti 21
I Naga allarmati 26
Il sacrificio dei serpenti di Janamejaya 29
Inizia la narrazione 34
L’emergenza causata dagli Asura 36
Santanu e Bhishma 38
Santanu incontra la seconda moglie 46
La storia di Amba 49
Vyasa genera tre figli 54
Kunti e il figlio del sole 58
Pandu viene maledetto 60
La nascita dei Pandava 61
La morte di Pandu 65
Predizioni funeste 66
Il primo attentato 67
L’arrivo di Drona 75
La storia di Drona e Drupada 77
Ekalavya il Nishada 79
La storia di Karna 81
Il torneo 86
La vendetta di Drona 90
Il complotto 93
Gli avvenimenti di Varanavata 95
I fratelli Rakshasa 98
Ad Ekachakra 104
La notizia del torneo 109
Lo svayamvara di Draupadi 111
L’incontro dei Pandava con Krishna 119
L’apparente riconciliazione 120
La divisione del regno 124
Arjuna in pellegrinaggio 127
Arjuna e Subhadra 131
Il rogo della foresta di Khandava 133
Sabha Parva 137
La costruzione del sabha 137
La storia di Jarasandha 139
Campagna militare dei Pandava 144
Krishna e Sishupala 147
Duryodhana umiliato 153
Il piano diabolico 155
L’invito 157
Il gioco dei dadi 159
Gli insulti a Draupadi 163
Insulto dopo insulto 168
Si gioca ancora 174
Vana Parva 177
Nella foresta di Kamyaka 177
La maledizione di Maitreya 181
A Dvaitavana 184
La partenza di Arjuna 188
L’incontro con Shiva 190
Arjuna nei pianeti celesti 192
Il pellegrinaggio verso Mandara 196
Sulle vette dell’Himalaya 198
Bhima incontra Hanuman 200
Il ritorno di Arjuna 205
La storia di Nahusha 207
Ritorno a Kamyaka 210
Duryodhana sconfitto e umiliato 213
La disperata decisione 215
Il Rajasuya di Duryodhana 217
La disavventura di Jayadratha 218
Il lago misterioso 223
Virata Parva 227
L’inizio dell’anonimato 227
Il sogno di Karna 231
Indra chiede la carità 233
Gli insulti di Kichaka 235
Si diffonde il terrore dei Gandharva 240
Consiglio ad Hastinapura 242
L’attacco di Susharma 245
Arjuna sconfigge i Kuru 245
Il segreto è svelato 251
Il matrimonio di Abhimanyu 257
Udyoga Parva 259
Gli alleati a consiglio 259
Arjuna e Duryodhana a Dvaraka 261
Krishna auriga di Arjuna 265
L’arrivo degli eserciti 265
Il messaggio di Dhritarastra 268
I consigli di Sanjaya e di Vidura 269
Krishna ad Hastinapura 272
Karna e il mistero della sua nascita 277
Kunti va a trovare Karna 279
Dhristadyumna nominato comandante 281
Bhishma nominato comandante 283
I Re neutrali 284
Glossario 289

Dedica
Dedicato a Sri Krishna Bhagavan, a cui dobbiamo tutto,

al maha-bhagavata Srila Prabhupada, senza del quale ora noi non saremmo così fortunati da poter discutere di questi temi,

ai bhakta, per i quali ho narrato il Maha-bharata,

a quest’ultimi e a tutti gli altri lettori vorrei ricordare il verso 1.5.11 dello Srimad-Bhagavatam, il quale afferma che tutta quella letteratura che tratti di argomenti spirituali, sebbene possa contenere delle pecche, deve essere ascoltata, ripetuta e accettata dagli uomini purificati e onesti

Edizioni del Maha-bharata
Prima edizione: luglio 1992
Seconda edizione: giugno 1999
Terza edizione: Agosto 2014
Quarta Edizione: Febbraio 2017
Quinta Edizione: Gennaio 2022

Introduzione

L’epoca: cinquemila anni orsono; il luogo: una tranquilla e lussureggiante foresta dell’India; la scena: un conclave di santi asceti. Arriva Suta Gosvami, figlio di un rinomato saggio discepolo di Vyasadeva. Gli asceti chiedono notizie riguardanti i suoi ultimi pellegrinaggi e Suta racconta di aver assistito a un grandioso sacrificio, durante il quale Vaishampayana, uno dei discepoli del celeberrimo Vyasa, racconta la meravigliosa storia chiamata Maha-bharata. Saunaka chiede a Suta di ripetere fedelmente tutto ciò che ha ascoltato e quest’ultimo accetta di buon grado.

Inizia così il Maha-bharata di Vyasa, una delle più magnificenti opere che l’uomo sia stato capace di riportarci.

Perchè ho narrato il Maha-bharata?
Cominciamo col dire la cosa più ovvia, e cioè che io non l’ho scritto, nel senso che non ne sono l’autore. L’autore è Krishna Dvaipayana Vyasa. In un certo senso neanch’egli lo è, in quanto il Maha-bharata, come il Ramayana, non è un romanzo, ma un libro di storia che narra fatti realmente accaduti. E’ probabilmente uno dei testi di storia più antichi che esistano sul nostro pianeta. Io non ho fatto altro che narrarne gli avvenimenti.
E la ragione è semplice: ne sono profondamente innamorato. I personaggi, la storia, la filosofia che contiene non potrebbero che far innamorare chiunque. Questo è uno di quei rari libri che vorresti non finissero mai e dei quali, una volta arrivati all’ultima pagina, senti subito la mancanza, come se d’un tratto fossi stato esiliato da quel mondo popolato di personaggi straordinari e, pur di tornare a farne parte, cominceresti a leggere tutto daccapo.

Prima di mandare il volume in stampa, ho dato il “manoscritto” (in senso poetico, quasi nessuno oramai scrive più a mano) a diverse persone, che mi hanno mosso svariate osservazioni, alcune delle quali sicuramente verranno in mente anche a voi, per cui credo sia utile parlarne brevemente in questa rubrica introduttiva.

L’obiezione più frequente che mi è stata posta è la seguente:
“Il Maha-bharata è sì un testo di storia, in quanto racconta una serie di avvenimenti realmente accaduti, ma è anche un libro filosofico, e a me è sembrato che questa edizione contenga poche e scarne note di filosofia e teologia. Sarebbe stato opportuno se ne avessi parlato più diffusamente.”
Io mi sono sentito di rispondere in questi termini: quando si scrive un articolo o un libro, è esperienza comune l’impossibilità di soddisfare le esigenze e le opinioni di tutti, almeno nello stesso testo. Io ho dovuto affrontare seri problemi di spazio e se avessi dovuto trattare di tutte le problematiche filosofiche proposte, il volume del libro ne avrebbe risentito in modo significativo. Così ho operato una scelta: in quest’opera mi sarei sostanzialmente limitato a raccontare i fatti storici, mentre in altre pubblicazioni mi sarei occupato della trattazione della filosofia. Io credo che questa sia la maniera migliore per evitare di danneggiare sia l’uno che l’altro.
E’ da notare, comunque, che non mancano affatto accenni e talvolta anche piuttosto ampi alla filosofia spiritualistica di cui l’India è supremamente ricca; si veda soprattutto l’ottantottesimo paragrafo del Bhishma Parva, quello in cui Krishna parla ad Arjuna la Bhagavad-gita.

Un’altra domanda: “Perchè, invece di raccontarlo, non l’hai tradotto integralmente?”
La ragione è ovvia: perchè l’originale è troppo vasto. Pensate che è lungo più di sette volte l’Iliade e l’Odissea messe assieme, più di 100 mila versi! Sarebbe stato un impegno soprattutto dal lato economico improponibile per noi. Ma questo non esclude che in futuro ciò si possa fare.
Ci sentiamo comunque di assicurare che la storia principale è stata raccontata senza alcun genere di manipolazione.

Nota dedicata a chi trova problemi con i numerosi termini sanskriti:
Certamente alcuni di voi incontreranno difficoltà a familiarizzare coi molti nomi di persone e luoghi, visto che appartengono a un’altra lingua e a un’altra cultura. Per aiutarvi abbiamo incluso nelle ultime pagine del libro un glossario che comprende tutti i nomi e i termini in lingua sanskrita. Vi raccomandiamo di farne uso frequente.
Ma è ora che vi lasci al Maha-bharata, augurandomi che lo troviate una lettura piacevole e stimolante.

Manonatha Dasa (ACBSP)
Roma, 21 luglio 1992
www.isvara.org

Seconda Introduzione
Scrivo questa seconda introduzione nel Dicembre del 2021 in occasione della nuova edizione del nostro Maha-bharata.
A causa di restrizioni imposte da Amazon abbiamo dovuto cambiare l’impaginazione del libro, che e’ diventato troppo grande per poterlo pubblicare in un volume unico. Cosi’ siamo stati costretti a pubblicarlo come le edizioni in inglese e in spagnolo, appunto in due volumi. E visto che c’eravamo lo abbiamo rivisto completamente, scorgendo piccoli errori che speriamo di averli ora eliminati tutti.

Rileggendo l’introduzione scritta nei primi anni 90 leggiamo cose che oggi non sarebbero un problema, come la lunghezza del testo. Oggi la stampa e la vendita on-demand elimina problemi che all’epoca erano severi. Possiamo quindi sognare grandi progetti, come la pubblicazione del Maha-bharata e del Ramayana integrale, verso per verso, corredati con spiegazioni. O lavorare su altri Purana che sono parecchio voluminosi. Ma lasciamo i sogni dove sono, nel cassetto, rivolgendo una preghiera al nostro Signore Sri Krishna di lasciarceli realizzare, se cio’ corrisponde ai Suoi desideri.

Ma ora, di nuovo, vi lasciamo alla piacevole lettura del Maha-bharata.

– Manonatha Dasa (ACBSP)

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