Coloro che perirono nel fuoco
Saunaka disse:
O figlio di un suta, io desidero ascoltare i nomi di quei serpenti che caddero nel fuoco del sacrificio.
Suta Gosvami rispose:
Caddero fra le fiamme molte migliaia, decine di migliaia, milioni e miliardi di serpenti. Eccellente Brahmana, cosi’ alto e’ il numero che non sono neanche capace di contarli. Ascolta pero’ i nomi dei serpenti principali che ne furono vittima. Questi membri della famiglia di Vasuki erano di colore blu, rosso e bianco e avevano forme terribili, corpi giganteschi e veleno mortale. Senza nessuno scampo, pieni di paura e afflitti dalla maledizione della loro madre, essi caddero nel fuoco sacrificale come se fossero delle libagioni di burro.
Kotisa, Manasa, Purna, Cala, Pala Halmaka, Pichchala, Kaunapa, Cakra, Kalavega, Prakalana, Hiranyavahu, Carana, Kakshaka, Kaladantaka, questi serpenti nati da Vasuki caddero nel fuoco. E numerosi altri di buona famiglia ma di forme spaventose e dotati di grande forza bruciarono tra le fiamme ardenti.
Io ora ti menzionero’ coloro nati nella razza di Takshaka. Ascolta i loro nomi.
Uno dopo l’altro Sauti menziono’ centinaia di nomi.
Oh Brahmana, cosi’ ti ho recitato i nomi dei principali serpenti. Non ho potuto dirti i nomi di tutti perche’ erano numerosi come le onde dell’oceano. Anche i loro figli e molti dei figli dei loro figli precipitarono e perirono nel fuoco. Qualcuno aveva tre teste, qualcuno sette, altri dieci, e tutti possedevano un veleno che ardeva come il fuoco alla fine dello yuga.
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