La coscienza di Krishna genera ogni buona fortuna.
Srila Rupa Gosvami ha dato della buona fortuna la seguente definizione: l’azione e’ veramente propizia quando serve il bene di tutti gli esseri. Oggi alcuni gruppi di persone cercano, con opere di beneficenza, di migliorare le condizioni di una comunita’, di una societa’ o di uno Stato. Esiste anche l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che si propone divenire in aiuto del mondo intero. Ma gli sforzi intrapresi, anche su scala nazionale, restano per lo piu’ insufficienti, percio’ un progetto cosi’ vasto e’ quasi irrealizzabile. Il Movimento per la coscienza di Krishna, invece, e’ cosi’ meraviglioso che puo’ portare il piu’ grande beneficio all’umanita’ intera. Questo Movimento puo’ attrarre tutti gli esseri, e tutti possono apprezzarne i benefici. Per questo motivo Rupa Gosvami e numerosi altri eruditi sono d’accordo nell’affermare che una vasta diffusione, su tutta la Terra, del Movimento per la Coscienza di Krishna e del servizio di devozione costituisce la piu’ alta opera di beneficienza. Il Padma Purana spiega perche’ la coscienza di Krishna puo’ attrarre l’attenzione universale e procurare gioia a tutti:“Colui che s’impegna nel servizio di devozione in piena coscienza di Krishna dev’essere considerato il piu’ grande benefattore; con la sua opera porta la gioia a tutti gli esseri, non solo agli uomini, ma anche agli animali e alle piante, perche’ anch’essi rimangono attratti dalla coscienza di Krishna.”Sri Caitanya Mahaprabhu e’ un esempio vivente di questo verso: mentre viaggiava attraverso le giungle di Jharikhanda, nell’India centrale, per diffondere il Suo Movimento di sankirtana, le tigri, gli elefanti, i cervi e altri animali selvaggi si univano a Lui e partecipavano a modo loro alle Sue danze estatiche e al canto del mantra Hare Krishna.
#Il nettare della devozione
Post view 639 times
Leave a Reply