ABC Hare Krishna – La filosofia: cosa pensano e come agiscono gli Hare Krishna

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La filosofia: cosa pensano e come agiscono gli Hare Krishna
Ora che abbiamo soddisfatto la curiosità sull’immagine, torniamo alla domanda nella forma filosofica: chi sono gli “Hare Krishna”? E da dove vengono?
►Come è arrivata in occidente la Coscienza di Krishna?
Alla fine degli anni 60, colui che sarebbe divenuto il nostro Maestro Spirituale, Srila Bhaktivedanta Swami Prabhupada, parti’ dall’India verso l’America per diffondere in occidente gli insegnamenti, distribuendo libri sulla filosofia, da lui scritti traducendo dal sanscrito in inglese testi vedici millenari.Da allora girò più volte il mondo intero portando la Coscienza di Krishna a tutti. Il testo fondamentale, tutt’ora insegnamento primario, è “La Bhagavad-Gita così com’è”, dove, con le Sue traduzioni e spiegazioni, ci accompagna verso la consapevolezza della Coscienza di Krishna.
►Perche’ cantate sempre quella canzone, Hare Krishna?
La coscienza di Krishna si trova già nel più profondo del nostro cuore, ma poichè siamo condizionati dall’esistenza materiale, l’abbiamo dimenticata. Il canto del maha-mantra:
HARE KRISHNA
HARE KRISHNA
KRISHNA KRISHNA
HARE HARE
HARE RAMA
HARE RAMA
RAMA RAMA
HARE HARE
ravviva nell’essere questa coscienza innata.
La coscienza di Krishna si trova quindi allo stato latente nel cuore di ogni essere e si risveglia quando si entra a contatto con i devoti. La coscienza di Krishna non ha niente di artificiale: come un ragazzo sente risvegliare in sè un’attrazione naturale per una ragazza, così colui che ascolta ciò che riguarda Krishna nella compagnia dei devoti risveglia la sua coscienza di Krishna fini ad allora assopita.
►Che vuol dire Hare Krishna?
Il nome Krishna vuol dire “Colui che attrae tutti. Significato letterale del nome Krishna: la radice “Krs” esprime l’Esistenza Tutto-attraente, e la parola “na” esprime l’estasi Suprema. E Hare è l’energia del Signore. Per mezzo dell’energia del Signore, noi possiamo raggiungere il Signore Stesso. Quindi non è del tutto appropriato l’appellativo “gli Hare Krishna”, ma esso è divenuto il modo comune per essere riconosciuti.
Quindi alla fine di questo “ABC” come dovremmo chiamare il movimento?
La risposta giusta è Gaudiya Vaishnava: ovvero il movimento devozionale fondato da Caitanya Mahaprabhu, così chiamato perchè ebbe i suoi natali nel territorio di Gauda (Bengala).
Dio è un titolo onorifico, come dire Dottore o Architetto, mentre Krishna è il nome personale di Dio. Ma se il Dottore si chiama Paolo Rossi, chiamandolo Dottore non identifichi la persona nel suo intimo. Noi siamo tutti intimamente legati a Lui perchè Egli è il nostro padre originale. Ma noi abbiamo dimenticato questo legame, perciò quando siamo interessati a sapere:
“Quale relazione ho con Dio ? Qual è lo scopo della mia vita ?”, possiamo dire di essere coscienti di Krishna.
Queste domande sono l’inizio del percorso, mentre la coscienza è prendere conoscenza delle risposte.
►Siete vegetariani?
Si, ed oltre a non mangiare nè carne nè pesce, non mangiamo nemmeno uova, così come tanti alimenti sia derivati dai primi che di origine, a primo impatto, vegetali, come vino e aceto, come i funghi, e alcuni tipi di formaggi.
Gli animali sono esseri viventi che vengono uccisi solo per soddisfare i nostri bisogni materiali quale, il più semplice, il gusto.
E’ certo che la terra dà tutto ciò di cui questo nostro corpo ha bisogno. Viene naturale immettere un nuovo aggettivo che racchiude tutte le azioni che noi facciamo in questa vita: il Karma.
Karma significa: azione compiuta. Ogni nostra azione rimane impressa nella nostra anima e si ripercuote nella/e vita/e futura/e.
Uccidere un animale per sfamarci o per coprirci non ha nulla di nobile, è una cattiva azione del tutto gratuita. Non mangiamo neanche le uova perchè può contenere un pulcino, inoltre è un cibo pesante che rallenta il metabolismo e questo, insieme alla carne e il pesce è del tutto inaccettabile.
Il fungo è muffa e sebbene si riproduca per effetto spora si nutre di tutti i microbatteri presenti nei sottoboschi.
Per quanto riguarda il formaggio non mangiamo quello fatto con caglio animale, pensate che per fare il caglio animale gli agnellini vengono uccisi ad un mese di vita, quando nel loro intestino è presente solo il latte materno!
I formaggi si possono fare in altri modi: con caglio chimico, vegetale o microbico, meglio ancora, con il limone che contiene acido citrico.
►L’offerta del cibo alla Divinità
Perche’ si offre il cibo a Krishna?
Come tutta la giornata è un’offerta a Dio, lo è tanto più il momento del cibo. Offrirlo a Krishna lo rende molto più gustoso perchè fatto con amore, fatto per fargLi piacere. Del resto Krishna stesso ha detto nella Bhagavad Gita: “Se qualcuno Mi offre, con amore e devozione, una foglia, un fiore, un frutto, o dell’acqua, accetterò la sua offerta”. Dio è il proprietario di ogni cosa.
►Come si offre il cibo a Krishna?
L’offerta più semplice che si può fare consiste nel porre davanti alle immagini di Srila Prabhupada, di Krishna e di Sri Chaitanya il piatto dell’offerta e chiedere Loro di accettare il cibo. Ma la procedura usuale è quella di recitare alcune preghiere sanscrite tradizionali, o mantra. Ognuno dei seguenti mantra dovrebbe essere recitato sottovoce tre volte.
Non è necessario pronunciare anche la traduzione italiana. Io la metterò qui dopo ogni mantra in modo che conosciate il significato di ognuno di essi.
nama om vishnu-padaya
krishna-presthaya bhutale
srimate bhaktivedanta
svamin iti namine
“Offro i miei rispettosi omaggi a Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, che è molto caro a Sri Krishna, poiché ha preso rifugio ai Suoi piedi di loto.”
namas te sarasvate deve
gaura-vani-pracharine
nirvisesa-sunyavadi
pascatya-desa tarine
“I nostri rispettosi omaggi a te, o maestro spirituale, servitore di Bhaktisiddhanta Sarasvati Goswami. Tu stai gentilmente predicando il messaggio di Sri Chaitanya e stai liberando i paesi occidentali, invasi dall’impersonalismo e dal nichilismo.”
namo maha-vadanyaya
krishna-prema-pradaya te
krishnaya krishna-caitanya
namine gaura-tvise namah
“Offro i miei rispettosi omaggi al Signore Supremo, Sri Krishna Chaitanya, che è l’incarnazione più magnanima perfino di Krishna Stesso; infatti Egli concede liberamente ciò che nessun altro ha mai concesso – il puro amore per Krishna.”
namo brahmanya-devaya
go brahmana hitaya ca
jagad-hitaya krishnaya
govindaya namo namah
“Offro i miei rispettosi omaggi alla Suprema Verità Assoluta, Krishna, che è il benefattore delle mucche, dei brahmana e di tutti gli esseri viventi. Offro i miei ripetuti omaggi a Govinda (Krishna), che è la fonte di piacere per i sensi di tutti gli esseri.”
Dopo aver recitato questi quattro mantra tre volte ognuno, potete recitare varie volte il mantra seguente, che è chiamato il maha-mantra, o grande mantra:
Hare Krishna Hare Krishna
Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama
Rama Rama Hare Hare
Quando l’offerta è completata, voi e la vostra famiglia o gli ospiti potrete gustare il pranzo. Preparatevi ad un’esperienza altamente nutriente e di grande soddisfazione. Infatti, quando il cibo è offerto a Krishna, si trasforma.
Non solo diventa esente da karma, ma è saturo di energia spirituale positiva. La parola sanscrita per indicare il cibo spirituale offerto a Krishna è prasadam, che significa “misericordia”.
Il prasadam è particolarmente meraviglioso perché è sufficiente mangiarlo per progredire spiritualmente.
Ci si libera dal karma e si sperimentano piacere ed energia spirituale. Come affermò Sri Chaitanya cinquecento anni fa: “Questi ingredienti, come lo zucchero, la canfora, il pepe nero, il cardamomo, i chiodi di garofano, il burro, le spezie e la liquirizia, sono tutti materiali. Tutti hanno assaggiato queste sostanze materiali. Eppure questi ingredienti del prasadam contengono gusti straordinari e fragranze non comuni. Gustateli e sperimenterete di persona la differenza. A parte il gusto in sé, anche il profumo soddisfa la mente e fa dimenticare qualsiasi altro tipo di dolcezza.
Perciò, si deve capire che questi ingredienti ordinari sono stati toccati dal nettare spirituale delle labbra di Krishna; esse hanno trasferito in loro le Sue stesse qualità spirituali.”

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