Il quinto giorno della brillante quindicina del mese di Jyestha del 1623 d.C., secondo la tradizione, i devoti di Sri Govindapur iniziarono il Danda Mahotsava che dura dodici giorni. Nel frattempo, Rasikananda Prabhu era impegnato a servire Syamananda Prabhu, costretto a letto a Sri Nrisinghpur.
Il giorno della luna piena Syamananda Prabhu sentì un dolore crescente e per questo tutti i devoti divennero molto ansiosi. Il sankirtana di Hari Nama risuonava forte nella terra e nel cielo di Sri Nrisinghpur. A quel tempo, il primo giorno lunare dopo il Jyestha Sankranti Purnima, in mezzo a centinaia di migliaia di vaisnava lamentosi, Syamananda Prabhu concluse i suoi passatempi in questo mondo facendo sentire tutti impotenti. Rasikananda Prabhu pianse amaramente e più volte cadde privo di sensi.
[1] La scomparsa, cioe’ la morte.
Questa è una sezione del libro “Syamananda, la Gioia di Radharani”, in lingua italiana.
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