Apr 162016
di Suvarna Radhika Devi Dasi
In un angolo della stanza della mia scuola materna, due bambini di quattro anni fingono di essere Krishna e Balarama. Con sciarpe luccicanti legate sulla testa e alla vita, lottano con un immaginario Dhenukasura. In un altro angolo, una bambina di tre anni gioca con le costruzioni di legno, sovrapponendole per costruire un tempio. Con entusiasmo, mi mostra l’altare e l’ingresso del tempio. Accanto alla libreria, un quarto bambino legge i libri della dottoressa Edith Best con uno strumento di lettura preregistrato. Il canto di om namo bhagavate vasudevaya riempie la stanza. Io sorrido. Per me, questa è Vrindavana.
L’età prescolare è meravigliosa, perché i bambini cominciano a esplorare e a capire il mondo in cui vivono. Iniziano a comunicare i propri pensieri, le proprie idee e le proprie emozioni. Hanno un forte desiderio d’imparare e di assimilare parole nuove, abilità nuove e nuove idee. Sfortunatamente, con il frenetico stile di vita di oggi, i genitori sentono di non avere il tempo d’impegnare in modo proficuo i bambini in questa fascia di età. Sono troppo piccoli per frequentare la scuola a tempo pieno. Non hanno la capacità di concentrarsi a lungo sull’apprendimento scolastico.
L’asilo infantile dura solo mezza giornata e può darsi che per il resto del tempo il bimbo annoiato e senza stimoli finisca davanti allo schermo di un televisore o di un computer; ma anche se gioca, il gioco non controllato porta il bambino a cercare costantemente nuovi stimoli. Si diverte per un po’ con un giocattolo poi lo abbandona e ne prende un altro, finché non è stanco e annoiato, e in più, ha sprecato il tempo della rara e preziosa vita umana. L’intelligenza evoluta dell’essere umano è fatta per essere usata in coscienza di Dio, nella realizzazione del sé, e la vita spirituale deve iniziare il più presto possibile, affinché un bambino cresca consapevole della propria identità di anima eterna.
Nello Srimad-Bhagavatam (7.6.1), il grande devoto Prahlada insegna ai suoi amici: “Una persona dotata di sufficiente intelligenza dovrebbe utilizzare il corpo umano fin dall’inizio della vita — in altre parole, sin dalla più tenera età — per praticare le attività del servizio devozionale, tralasciando ogni altra occupazione.” E’ dunque necessario che i bambini siano occupati in modo significativo nella coscienza di Dio, con giochi e attività centrati su Krishna. Avendo l’opportunità d’insegnare nella scuola materna che ho allestito in casa mia, a Melbourne, in Australia, posso verificare la crescita spirituale dei bambini e l’impatto positivo che un ambiente cosciente di Krishna ha sul loro comportamento e sul loro apprendimento. Un ambiente come questo può essere ricreato a casa propria con poco sforzo.
Introdurre Abitudini Quotidiane Coscienti di Krishna
I bambini crescono bene nella routine. Ripetere quotidianamente le stesse attività li fa sentire sicuri, perché sanno che cosa li aspetta. Le abitudini acquisite li aiutano inoltre a costruire la fiducia in se stessi, mentre gradualmente, con una pratica regolare diventano esperti nelle abilità richieste; e non è mai troppo presto per fissare abitudini coscienti di Krishna. Ai bambini in età prescolare si può presentare una sequenza semplificata della routine mattutina, imitando ciò che potrebbero sperimentare in un tempio ISKCON.
Possono offrire un semplice arati alle Divinità o a una bambola che rappresenta Krishna, oppure girare intorno a Tulasi Devi per il Tulasi-puja. Nella mia scuola materna, i bambini si tengono per mano e fanno il girotondo intorno a Tulasi Devi cantando, “Giriamo intorno alla pianta di tulasi” sulla melodia della canzone “Giriamo intorno al cespuglio di more”. Poi ci mettiamo tutti seduti e cantiamo insieme Hare Krishna — un giro di japa su un filo di ventisette grani.
A seguire, un vivace guru-pujakirtana, durante il quale i bambini suonano i karatala saltando e danzando entusiasticamente. Ho introdotto questa routine con gradualità, aggiungendo un nuovo elemento ogni giorno per una settimana. All’inizio i bambini sono stati lenti a partecipare, cantavano a bassa voce e recitavano il mantradistrattamente, ma continuando a ripetere la routine quotidiana, con il mio incoraggiamento e le mie lodi a ogni miglioramento, sono diventati più entusiasti. Ora partecipano senza riserve.
Recitano il japa a voce alta, con la schiena dritta e gli occhi chiusi. Faccio in modo che seguano anche la routine delprasada, recitando le preghiere prescritte prima di onorarlo. Mentre mangiano, ascoltano una lettura registrata del “Libro di Krishna”, di Srila Prabhupada, nella versione per bambini. Quest’abitudine mi ha reso molto facile insegnare loro l’etichetta da osservare durante il prasada. Nel corso dei pasti non parlano e non corrono qua e là, perché sono assorti ad ascoltare il racconto.
Esplorare i Divertimenti di Krishna attraverso i Lavori Manuali
Ai bambini della scuola materna piacciono i lavori artistici e quelli manuali. Questo tipo di attività non solo dà uno sbocco alla loro creatività e alla loro immaginazione, ma aiuta anche a strutturare la coordinazione della mano con l’occhio e ad affinare le funzioni motorie, fondamenti importanti per i futuri studi scolastici. Inoltre, connettere la creatività alla coscienza di Krishna può arricchire l’esperienza devozionale di un bambino. Nella mia scuola materna, collego ogni lavoretto al “divertimento del giorno”.
Per esempio, se si studia il Ramayana, usiamo la sabbia e la pittura brillante blu, verde e dorata per costruire il ponte tra l’India e Sri Lanka. Facciamo le maschere di Nrisimhadeva e le tartarughe con ciotole di carta quando studiamo i Dasavatara; mentre si legge il Mahabharata, usiamo le bacchette come frecce e dei pupazzi di carta per rappresentare i demoni. Questi progetti aiutano i bambini a comprendere più in profondità i divertimenti del Signore e forniscono loro dei giocattoli connessi a Krishna con cui giocare.
Li usano poi naturalmente per inscenare di nuovo i passatempi del Signore e sono quindi assorti pienamente nella coscienza di Krishna. Non è necessario che i lavori manuali siano complicati, anzi, devono essere semplici affinché i bambini possano crearli da sé e sentirsi contenti del lavoro fatto. Alcuni oggetti facilmente reperibili, come cartoncini, carta colorata di diversi tipi, forbici, colla, colori, tazze e piatti di plastica possono aiutare i bambini a produrre la loro versione di bellissimi articoli di adorazione.
Krishna nel Suono
Vi siete mai chiesti perché non dimentichiamo le filastrocche imparate nell’infanzia? È dovuto alla potenza del cervello alla tenera età che va dai tre ai sei anni. Durante questo periodo, il cervello è “impressionabile” come il cemento ancora umido — qualsiasi dato resta fortemente impresso per tutta la vita. E’ dunque fondamentale insegnare ai bambini molto piccoli le canzoni devozionali e le preghiere. Le ricorderanno per tutta vita. C’è un tesoro di rime e canzoni coscienti di Krishna scritte specificamente per i bambini piccoli.
La gran parte si può trovare gratuitamente su kids.iskcondesiretree.info. Inoltre, con i piccoli impariamo anche dei versi in sanscrito e facciamo dei bhajana; ne esistono di molto semplici e facilmente orecchiabili, come “Vibhavari Sesa” o “Krishna Jinka Nam Hai”. Si può introdurre il sanscrito mediante le preghiere mangalacarana, i versi della Brahma-samhita o lo Sri Siksastaka. Se le ripeto ogni giorno e procedo lentamente, un verso alla volta, i bambini le assimilano velocemente e senza difficoltà. Rimarreste sorpresi nel vedere quanto presto iniziano a recitarli correntemente.
Giocattoli Coscienti di Krishna
C’è una vasta scelta di giocattoli coscienti di Krishna costruiti da devoti. Si trovano peluche, pupazzi, puzzle e bambole di legno. È importante creare un ambiente che permetta ai bambini di inserire Krishna nei loro giochi. Per esempio, possiamo dar loro del materiale didattico, affinché riproducano la vita devozionale che vedono intorno. Costruzioni di legno o della Lego, e figurine di animali o di persone si possono usare per un’infinità di giochi creativi, che stimolano la loro immaginazione. I bambini le utilizzano per costruire templi, carri di Jagannatha e scene di Vrindavana.
Anche la plastilina permette loro di “cucinare” roti, biscotti, torte e verdura per Krishna. Se in giro vi sono gli oggetti per la cerimonia dell’arati, tessuti decorativi e gioielli con le perle, i bambini li useranno per decorare e adorare le bambole di Krishna. Se c’è del tessuto luccicante di colore blu, giallo e rosso, con piume e decorazioni fatte a mano, daremo loro la possibilità di vestirsi come Krishna o come i pastorelli e le pastorelle.
Talvolta gli adulti devono rimodulare l’uso di questi oggetti in una maniera cosciente di Krishna, per incoraggiare i bambini a portare Krishna nei loro giochi, ma se i bambini crescono nella cultura Vaisnava, useranno naturalmente questi giochi per imitare gli adulti intorno a loro. È una grande fortuna per un bambino aver preso nascita in una famiglia Vaisnava. La scintilla della coscienza di Krishna conservata dalle vite precedenti è già lì nel cuore di quest’anima fortunata. Un piccolo sostegno da parte degli adulti può riaccendere l’amore naturale per Krishna. Sia i bambini sia gli adulti gioiscono se in famiglia regna un sentimento di crescente devozione.
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