Il riassunto di Sauptika Parva
Descriverò ora il contenuto della terribile decima Parva, chiamata Sauptika. Alla partenza dei Pandava, il grande guerriero automobilistico, Kritavarma, Kripa e il figlio di Drona (Asvatthama) vennero la sera nel luogo in cui Duryodhana giaceva con la coscia rotta. (p. 40)
Videro il re Duryodhana disteso a terra, con le cosce rotte e il corpo ricoperto di sangue. Il grande guerriero d’auto, figlio di Drona, tremendamente arrabbiato, giurò.
“Non mi toglierò l’armatura senza uccidere tutti i Pancala con Dhristadyumna e i Pandava con i loro alleati.”
Dette queste parole, i tre guerrieri lasciarono Duryodhana ed entrarono nella grande foresta proprio quando il sole stava tramontando.
Mentre stavano riposando sotto un grande albero di banian, videro un gufo che uccideva innumerevoli corvi di notte.
Vedendo questo, Asvatthama, il suo cuore pieno di rabbia, ricordando la morte di suo padre, decise di uccidere il Pancalas addormentato.
Andando al cancello del campo, vide uno spaventoso Raksasa, la sua testa che si protendeva verso il cielo, a guardia della porta.
Vedendo anche che il Raksasa lo ostacolava nella scarica delle armi, iniziò ad adorare la divinità con tre occhi e questo lo tranquillizzò.
Quindi accompagnato da Kripa e Kritavarma, entrò nel campo e uccise tutti i figli di Draupadi e tutta la famiglia di Pancalas, incluso Dhristadyumna, mentre dormivano tutti senza sospetto sui loro letti. Solo Satyaki ei cinque Pandava riuscirono a fuggire grazie al consiglio di Krishna.
L’auriga di Dhristhadyumna portò ai Pandava la notizia del massacro del sonnecchiante Pancalas da parte del figlio di Drona. Draupadi, addolorata per la morte del padre, del fratello e dei figli.
Si sedette davanti ai suoi mariti e decise di morire di digiuno. Quindi Bhima di un atto spaventoso, essendo commosso dalle parole di Draupadi.
Determinato a compiacerla, prese rapidamente la sua mazza e corse all’inseguimento del figlio del suo precettore.
Il figlio di Drona, per paura di Bhima e come avrebbe voluto il destino, scaricò l’arma celeste, gridando “Lascia che renda il mondo libero da tutti i Pandava”.
Krishna ha neutralizzato le parole dicendo:
“Questo non sarà”
e Arjuna ha neutralizzato l’arma con uno dei suoi. (p. 41)
Vedendo la malvagia intenzione di Asvatthama, Dvaipayana lo maledisse e anche lui maledisse Dvaipayana.
I Pandava presero il gioiello sulla testa di Asvatthama e con molto piacere lo presentarono al Draupadi addolorato e addolorato.
Queste questioni sono trattate in questa decima Sauptika Parva. Il grande Vyasa lo compose in diciotto capitoli. Il numero degli sloka composti in esso dal grande recitatore delle verità sacre, è ottocentosettanta.
Il grande Rishi ha messo insieme due Parva, vale a dire Sauptika e Aisika in questo Parva. Poi viene raccontata la Parva più triste chiamata Stree.
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