Ruru vuole sapere
Un giorno Ruru entro’ in una densa foresta. Dopo un po’ vide un vecchio serpente della specie dei Dundubha che giaceva senza muoversi in terra. La sola vista del rettile accese la rabbia di Ruru, che alzo’ il bastone per ucciderlo con un’espressione in viso cosi’ furiosa da ricordare il Dio della Morte.
Vedendo che il saggio stava per colpirlo, il serpente parlo’:
“Oh Brahmana, io non ti ho fatto nulla! Per quale motivo sei cosi’ tanto arrabbiato con me da volermi uccidere?”
Da quelle parole Ruru capi’ che il Dundubha non era un serpente comune, si fermo’ e rispose:
“Mio moglie, che mi e’ cara quanto la mia vita stessa, una volta e’ stata morsa da un serpente. A causa di cio’ lei mori’ e io per farla rivivere le ho donato meta’ della mia vita. In quel giorno ho pronunciato il voto solenne di uccidere qualsiasi serpente incontrassi. Tu sei in un corpo di rettile, percio’ preparati a morire.”
L’impaurito Dundubha replico’:
“I serpenti che mordono gli umani sono altri tipi di rettili. I Dundubhas sono serpenti solo in nome. Non imporre a noi le stesse calamita’ destinate agli altri perche’ non abbiamo i loro stessi vantaggi. Per questa ragione non dovresti uccidere i Dundubha.”
Il Rishi Ruru, ascoltando queste parole e vedendolo tremare dalla paura, decise di risparmiargli la vita e replico’:
“E’ evidentente che non sei un rettile comune. Parli e ragioni come un umano. Dimmi chi sei e com’e’ successo che ti trovi in un corpo che incute paura nel cuore degli esseri umani.”
Il Dundubha rispose:
“O Ruru, in precedenza io ero un Rishi di nome Sahasrapat. La maledizione di un Brahmana mi ha trasformato in un rettile.”
Ruru, incuriosito, chiese:
“Perche’ hai ricevuto questa maledizione? E per quanto tempo dovrai vivere in questa forma fisica?”
“Molto tempo fa avevo un amico che si chiamava Khagama,” rispose il Dundubha. “Egli aveva un carattere impetuoso, parlava senza riflettere attentamente e possedeva una grande potenza mistica grazie alle tante austerita’ compiute.
“Un giorno stava eseguendo un Agni-hotra quando per scherzo gli posi a fianco un serpente finto fatto di fili d’erba. Quando lo vide si impauri’ cosi’ tanto che svenne. Quando riprese i sensi si arrabbio’ molto con me e disse:
“Giacche’ tu mi hai fatto paura con un serpente che non aveva potere, diventerai un rettile senza veleno.”
“Io conoscevo bene l’energia mistica di Khagama per cui ero certo che la sua maledizione avrebbe avuto effetto. Cosi’ mi chinai ai suoi piedi con le mani giunte e gli dissi:
“Amico mio, io volevo solo scherzare, volevo farti ridere. Perdonami e ritira la maledizione.”
“Vedendomi dispiaciuto e preoccupato il mio amico si commosse e disse:
“Cio’ che ho detto deve accadere. Non ci sono dubbi che succedera’. Ma ascolta quello che ti dico. Un giorno incontrerai Ruru, il figlio virtuoso di Pramati. In quel giorno stesso sarai libero dalla maledizione e tornerai nella forma umana.”
“Tu sei quel Ruru che aspettavo da tanto tempo. Ora lascero’ questo corpo orribile e poi ti diro’ una cosa per il tuo stesso bene.”
In quello stesso momento il serpente si trasformo’ in un Rishi della foresta sfolgorante di santita’ e disse:
“Tu sei un Brahmana, che e’ la classe sociale piu’ elevata. Un Brahmana non deve mai togliere agli altri la vita. Egli deve essere sempre mite e non-violento. Questa e’ l’ingiunzione sacra dei Veda. Un Brahmana deve studiare i Vedas e i Vedanga, e deve ispirare gli altri a capire la Suprema Personalita’ di Dio. Deve sempre essere benevolente verso tutti, veritiero e perdonare qualsiasi offesa che gli possa essere rivolta. Deve preservare tutti i Veda nella sua memoria. I doveri degli Kshatriya non sono i tuoi. Tenere in mano lo scettro della forza e imporre l’ordine e’ il dovere degli Kshatriya. Ascolta, O Ruru, la narrazione della distruzione dei serpenti durante il sacrificio condotto da Maharaja Janamejaya. L’intervento di Astika fu risolutore e riusci’ a far sospendere un sacrificio che era andato al di la dei piani del Creatore. Astika era il migliore dei Dvija , conosceva in profondita’ tutte le sezione dei Veda e aveva una grande potenza spirituale. Grazie a queste fu capace di far fermare il massacro dei serpenti.”
Ruru chiese:
“Dimmi, perche’ re Janamejaya voleva sterminare i serpenti? E perche’ il saggio Astika li salvo’? Sono ansioso di ascoltare questa storia in tutti i dettagli.”
Sahasrapat rispose:
“Questa importante storia la ascolterai dalle labbra di altri, non dalle mie.”
Dopo aver detto queste parole, scomparve.
Ruru lo cerco’ in tutta la foresta ma non lo trovo’ piu’. Dopo aver cercato per giorni senti’ la necessita’ di riposarsi e torno’ a casa.
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