Argomento diciassettesimo – Le discipline del Sadhana-bhakti
Nella sezione cinquantesima, Sri Jiva dice:
Ora, volendo determinare il significato reale, cioè le conclusioni corrette (siddhanta) (in accordo alla versione di Vyasa e di Sukadeva), in questi sei Sandarbha stabiliremo sambandha, abhideya e prayojana, uno dopo l’altro e nei dettagli. Il primo di questi (il Tattva-sandarbha) si occuperà di sambandha, la relazione che intercorre tra il principio che viene insegnato e i mezzi grazie ai quali viene introdotto.
Sri Jiva sostiene che l’essenza di questo rapporto è descritta da Vyasa (in modo riassuntivo) nello Bhagavatam (1.1.2) con la frase vedyam vastavam atra vastu. Il principio che viene insegnato è la bhakti, il mezzo è l’ascolto del Bhagavatam. La Verità Assoluta può essere trovata nel Bhagavatam e nella pratica delle discipline (sadhana-bhakti), attraverso le quali è possibile ottenere il fine ultimo della vita (prema-bhakti).
Prabhupada ha insegnato ai suoi discepoli che le discipline più importanti sono le seguenti:
*) Cantare il mantra Hare Krishna e nutrirsi solo di cibo santificato (prasadam),
*) vivere in un luogo santo, come uno dei tanti templi del Movimento per la Coscienza di Krishna,
*) ascoltare e recitare le Scritture Sacre, la più importante delle quali è lo Srimad-Bhagavatam,
*) accettare l’iniziazione e la guida di un maestro spirituale autentico,
*) osservare i principi regolatori, come non mangiare la carne, non assumere intossicanti ecc.,
*) offrire qualcosa in sacrificio, che sia una parte del proprio tempo, dei propri averi, della propria intelligenza, della propria energia.
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