Libri Feroci
Manonatha Dasa (ACBSP)
– Isvara Academy –
Altri libri dello stesso autore e di Isvara Academy.
Libri Feroci
Indice
Introduzione dell’autore
Tu sei Quello
Radharani e Candravali
Le donne sono meno intelligenti degli uomini?
Il numero 108 nella spiritualità
L’equivoco del kunti-mala (collanina dei devoti)
Il corpo sottile, dopo il distacco
Che vuol dire il nome Shila?
I Nomi di Krishna
Vrindavana, la terra della gioia.
Scambio di opinioni tramite email
Manonatha Dasa risponde a Kripasindhu Dasa
Cercate un Bibliotecario?
Non c’e’ la disoccupazione nel mondo spirituale
Il cuore del Vaishnavismo Gaudiya
Manonatha Prabhu: Domande e risposte a Vrindavana
Gli dei dell’India
Il Guru Antenato??
Domande di approfondimento
Un riassunto della Bhagavad-gita
Principi regolatori della libertà
Mi piacerebbe diventare un grande predicatore.
Storia di Isvara e Isvara Dasa… per un sorriso e una riflessione
Sono alla ricerca di un Guru
Le tentazioni della carne
Srimati Sita Thakurani
Bhavishya Purana e Gesu’ in India
Risposta a “Alcool, tabacco e Bhagavad-gita”
Chi e’ un Vrajavasi – sul sannyasi e altro
Sugli oceani
La dipartita del mio confratello e amico Radhakunda Prabhu
Domanda al riguardo di Shiva
Krishna e’ onnipotente?
Signore Muruga
Prabhupada è un Avatara?
Storia di Madana Mohana
La successione gaudiya fino a Jagannatha dasa Babaji
Come dimostri la storicita’ di Krishna?
Case di piacere nel mondo spirituale?
Ingiustizia divina o mancanza di conoscenza?
Uhm..
La storia di Nrisimha Deva
Sono tutte uguali…….!!!
Adorare l’immagine di Radha-Krishna nell’altare
La divinità Visnu cosa rappresenta
Il significato di Sruti e Smriti (Scritture rivelate)
Innamorata del ragazzo sbagliato
I Gosvami di Vrndavana
Il devoto puo’ avere un hobby?
La Sri Ishopanshad – un riassunto
Profezia riguardante l’avvento di Gesu’ nei Purana
Ram ebbe una visione?
Shiva Lingam
Storie mitologiche
Reiniziazioni e iniziazioni
Risoluzioni politico campanilistiche
Libri feroci
Qualche domanda da Alex
Aiuto e Molotov
Fenomeni sociali
Cosa fa piu’ piacere a Radharani?
Introduzione dell’autore
“Libri feroci” e’ un’antologia di articoli da me scritti durante vari anni. Li ho presi a caso, senza alcun ordine. Il piu’ possibile ho cercato di mantenere il testo e la grafica simile al luogo dove lo scambio e’ avvenuto, cioe’ nei forum di Isvara.org, magari sacrificando un po’ l’estetica. Non ho corretto gli errori per la medesima ragione. Negli “scritti Internet” spesso non si bada alla forma. Da una parte e’ un male (la forma e’ di per se’ un concetto) d’altra parte e’ caratteristica di una forma comunicativa rapida e quantitativa.
Quelli contenuti in “Libri feroci” sono tutti argomenti interessanti ed e’ piacevole sia discuterne che rileggerli dopo tempo.
L’idea di fare delle antologie “in carta” viene dal fatto che il libro e’ un oggetto insostituibile. Sono del parere che Internet non puo’ sostituire il libro o la rivista, ma anzi da’ loro maggiore valore. Se non si vuole perdere la vista, non si puo’ leggere un trattato di 200 pagine su un monitor.
Un libro si puo’ portare ovunque, si puo’ andare ai giardini e sedersi su una panchina o anche a casa magari sdraiati sul divano. E’ piu’ riposante leggerlo, lo preferisco.
Ad oggi Isvara.org ha pubblicato 24 libri. Ne trovate una lista nelle pagine finali.
Mi auguro che entrino tutti nella vostra biblioteca personale.
Ringraziandovi per avere preferito i libri di Isvara Academy, vi auguro una buona lettura.
Manonatha Dasa (ACBSP) 23 settembre 2007
Libri Feroci
Tu sei Quello
Domanda:
Caro Gurumaharaja, mi daresti la spiegazione Vaishnava al detto advaita “Tu sei Quello”? Grazie.
Govinda Dasa
Risposta
I vedantisti advaita interpretano il mantra tat tvam asi, che si trova nella Chhandogya Upanishad 6.8.7), in modo da imporre una identificazione completa tra tvam (la persona) e tat (lo spirito supremo, oggetto della ricerca).
Tuttavia il mantra stesso sconfigge questa affermazione, giacche’ ammette una differenza fra la persona e l’oggetto. Se qualcuno obiettasse che questa differenza e’ illusoria e che e’ dovuta a Maya, noi risponderemo che in questo caso ci sarebbe una terza entita’. Un luogo piuttosto affollato di entita’ individuali per essere una dimensione priva di differenziazioni, aggiungeremmo noi un poco ironicamente.
Tuttavia tat tvam asi e’ un principio vedico e come tale e’ valido anche per i Vaishnava personalisti.
Tat significa spirito. Dunque tat tvam asi vuol dire “tu sei anima spirituale”, che e’ il principio fondamentale della Bhagavad-gita.
Nel suo Tattva Sutra Srila Bhaktivinoda Thakura spiega che tat-tvam e’ un compendio possessivo e che quindi tat vuol dire “del Supremo”. Dunque Tattvamasi vuole dire “tu sei del Supremo”, cioe’ parte di Lui.
Preso da un’altra prospettiva, questo mantra puo’ esprimere una identificazione col supremo nel momento delle estasi devozionali, in cui il devoto e’ cosi’ preso che si sento uno con il suo amato, proprio come Sri Krishna che meditando su Srimati Radharani cambia il colore della Sua pelle e diventa chiaro. Questo e’ perche’ ci sono Divinita’ di Krishna con un colore chiaro, Krishna nella estasi di Radharani.
Si puo’ fare un esempio terreno. Quando un bambino gioca a fare il poliziotto si immedesima cosi’ tanto nel suo gioco che crede in modo totale di essere un poliziotto. Allo stesso modo l’assorbimento dell’estasi durante il servizio a Krishna puo’ far dire al devoto “io sono Krishna” all’interno di un gioco psicologico trascendentale.
Ci sono numerose altre interpretazioni ricavate dalla prospettiva personalista che sono tutte plausibili.
Radharani e Candravali
Dalla corrispondenza privata –
…
Yogamaya prese le due bimbe non ancora nate dai ventri delle mogli di Candrabhanu e Vrishabhanu (che sono fratelli) e le pose nel ventre della moglie di Vindhya. Cosi’ Radharani e Candravali sono cugine e sorelle allo stesso tempo.
Candra (luna) avali (tante). I denti di Candravali erano cosi’ bianchi e splendenti che sembravano tante lune messe assieme. Da li’ il nome Candravali.
…
Le donne sono meno intelligenti degli uomini?
Domande:
HARE KRISHNA stimato Manonatha,
Scrivo dalla Spagna dove vivo; sono stata a Radhadesh (Be) ques’estate; ed sono da anni ammiratrice dei devoti;amo a Krishna piu che tutto però ho un problema senza risolvere; le prego mi aiuti:
Perche dice e scrive Srila Prabhupada nel commentario della BG che le donne sono meno inteligenti e che non ci si puo fidare di loro ? Krishna dice nella BG “tra le donne sono inteligenza…”
10.34 I am all-devouring death, and I am the generating principle of all that is yet to be. Among women I am fame,fortune, fine speech, memory, intelligence, steadfastness and patience.
questo mi tormenta; sono madre e vegetariana da più di 20 anni; ho bisogno di chiarificare questo punto perche nessuno mi sa rispondere o magari non mi capiscono bene;
La ringrazio,di tutto cuore Beatrice
Messaggio da YouTube
Risposta di Atmarama Dasa
Beatrice, a me sembra invece che il verso 34 della Bhagavad Gita sia un inno alle qualita’ della donna… Nel Suo commento, Srila Prabhupada dice che gli esseri passano attraverso sei trasformazioni fondamentali.. (nascita, crescita, stabilizzazione, riproduzione, declino e morte).. la prima di esse e l’ultima sono Krishna stesso..
Inoltre Srila Prabuphada dice che una persona diventa gloriosa solo e soltanto se possiede tutte o alcune di queste qualita’ femminili.
Smrti (buona memoria), intelligenza (medha), fermezza e stabilita’ (dhrti)… pazienza (ksama)… solo possedendo queste qualita’ femminili si puo’ avanzare nella vita spirituale….
ripeto, lo vedo molto “femminista” come verso….
spero di esserti stato d’aiuto, ma presto credo rispondera’ anche Manonatha Prabhu, che eventualmente ampliera’ o correggera’ cio che ho detto…
Haribol
by Atmarama
Risposta di Manonatha Dasa
Gentile amica Beatrice, Hare Krishna.
Scusa il ritardo con cui rispondo.
Prima di tutto va detto che il pensiero che esponi non e’ una convinzione personale di Srila Prabhupada ma che e’ corroborato da vari passi delle Scritture (si veda Srimad- Bhagavatam 3.25.30), dove per umilta’ Devahuti dice al figlio Kapila di sentirsi non qualificata per capire la filosofia sankhya a causa della sua femminilita’.
Ma ci sono altri passi, nonche’ evidenze storiche, che ci dimostrano l’esatto contrario, e cioe’ che l’intelligenza non e’ ricchezza privata della “specie vivente maschile”. Un esempio e’ il versetto della Bhagavad-gita che ci ricordi, ma potrei citarne tanti altri.
Le evidenze storiche a cui mi riferisco e’ la presenza e l’azione gloriosa di grandissimi maestri spirituali donne, come Jahnava Ma, Gangamata Gosvamini e tante altre, che nulla hanno da invidiare ai loro colleghi Guru di sesso maschile. Altra evidenza storica e’ il comportamento stesso di Srila Prabhupada con le sue discepole, che non differiva per nulla da quello che teneva con i suoi discepoli maschi.
E dunque che succede qui? Come spiegare queste contraddizioni nelle istruzioni delle Shastra (Scritture Sacre) e nelle parole del nostro grande Acarya?
Tali contraddizioni sono apparenti. Quando queste versioni vengono messe nel loro rispettivo contesto si vedra’ che sono tali, cioe’ appunto apparenti.
A livello materiale c’e’ differenza tra i corpi maschili e quelli femminili. E le differenze non ci sono solo a livello fisico ma anche a livello sottile, cioe’ nella conformazione psicologica.
Sappiamo che il linga-sarira (corpo sottile) e’ composto da manas, buddhi and ahankara, cioe’ mente, intelligenza ed ego.
La funzione di manas e’ di pensare, sentire e volere, nonche’ di accettare o rigettare le esperienze psicofisiche. Quella di buddhi e’ di stabilire le cose in base a principi di razionalita’. Ahankara e’ la capacita’ di determinare chi siamo.
Quando la capacita’ dell’ego si dirige verso l’accettazione di un corpo materiale come il proprio se’, allora diventiamo convinti di essere uomini, donne, vegetali, animali e cosi’ via.
La conformazione psicologica del corpo femminile e’ di essere piu’ emotiva (funzione della mente) e quello degli uomini di essere piu’ razionali (funzione dell’intelligenza). In questo senso le donne sono piu’ “manasiche” e meno “buddhiche”. In genere si fanno prendere piu’ dalla emotivita’ e dall’impulsivita’.
In nessun modo questo vuole dire che le donne sono piu’ stupide, ma vuol dire semplicemente che sono piu’ emotive.
Questa caratteristica propria della donna fa si’ che riesca a fare cose che l’uomo non riesce a fare, risultando piu’ intelligenti ed efficaci in tanti campi. Da li’ i riferimenti delle Scritture che elogiano l’intelligenza e altre qualita’ tipicamente femminili.
Questi sono principi generali e non vanno applicato indiscriminatamente a tutto il genere femminile creando cosi’ razzismi. Personalmente conosco donne razionali e uomini emotivi.
In Kali-yuga le caratteristiche maschili e femminili si stanno appaiando in valore sempre di piu’, a causa dell’esagerata attrazione sessuale. A forza di stare assieme, uomini e donne si scambiano caratteristiche l’uno con l’altra fino spesso a somigliarsi.
Tutto cio’ e’ valido a livello materiale.
Quando l’anima nel corpo maschile o femminile si eleva perde la sua identificazione sia con il corpo fisico che con quello sottile. E da li’ abbiamo grandissimi Guru donne, perche’ a livello spirituale non ci sono piu’ uomini o donne nel senso della sessualita’ fisica materiale.
Spero di averti aiutato a capire un po’ meglio la questione. Se c’e’ necessita’ di una migliore spiegazione o di ulteriori chiarimenti sono sempre a disposizione.
Re: Re: Krishna, Srila Prabhupada e le donne
Gentilissimo Manonatha Dasa,
è con molto piacere che ho letto le sue spiegazioni, e debbo riconoscere che è un sollievo capire le scritture in questo modo.
E la più grande e completa spiegazione che mi abbiano mai dato; fino adesso le spiegazioni si sono limitate a brevi racconti sulla cultura dell’ India verso le donne in generale e sull’epoca di Srila Prabhupada.
Vedo che non c’entravanno affatto.
Non mi confonde il fatto che le scritture sembrino contradittorie; lo capisco benissimo<tutto dipende del contesto>; ed è certo che un Santo come Srila Prabhupada è più interessato dall’aspetto spirituale dei suoi discepoli; ero purtroppo io che avevo letto male la pagina numero 67 della BG. Commentata da S.Prabhupada<Text1:40>della versione originale inglese del niente di meno che il 1983 ! Dice: according to Canakya Pandita,womenare generally not very intelligent…pero io l’avevo propio capito come se Srila Prabhupada fosse daccordo con questo Pandit.
Beh; la ringrazio molto di nuovo, sarò molto più felice adesso cuando ritorni a Amsterdam ed a Radhadesh per fare ritiri spirituali.
Congratulazioni per le sue belle lezioni sul “youtube” Jai Krishna ! Jai Prabhupada ! Jai !
Bea
Il numero 108 nella spiritualità
Inserito il – 06/11/2004 : 16:39:34
Domanda:
Caro Guru Maharaja, accetta i miei rispettosi omaggi. Tutte le glorie a Srila Prabhupada, a Sri Sri Nitai Gauranga e a Sri Sri Radha Govinda.
Sicuramente il numero 108 riveste un’ importanza fondamentale nella spiritualità, infatti 108 sono le Unapisad, e 108 sono le regine principali di Krishna.
108 è anche il numero di Maha-Mantra che serve a cantare un giro completo di japamala, che rappresentano infatti le regine di Krishna, ma 108 sono anche i grani del jazu, la corona buddhista.
Un’ altra analogia è il rosario cristiano, composto da 54 grani, ma che diventano 108 dopo due giri.
Insomma, credo che non siano semplici coincidenze, ma appunto che il 108 sia dotato di particolari poteri, o influenze spirituali.
Puoi descrivermene le glorie?
Tuo eterno servitore Govinda Dasa
Risposta
La domanda “perche’ il numero 108 e’ cosi’ importante?” mi e’ stata posta numerose volte. Le risposte che ho dato sono sempre state abbastanza brevi perche’ coinvolgono concetti piuttosto complessi che poi non fanno parte del mio campo di studio. A Vrindavana conosco un devoto mio amico che e’ un matematico esperto e qualche giorno fa ne abbiamo parlato.
Mentre parlavamo ho preso qualche annotazione. Mentre le riporto qui in italiano mi rendo conto che la cosa, volendo presentarla bene, richiederebbe lo spazio di un libro e probabilmente annoierebbe piu’ di un lettore.
Il punto e’ che i principi della Verita’ assoluta possono essere espressi con una varieta’ di linguaggi, compreso quello numerico. Concetti filosofici possono essere espressi con le parole, ma anche con la musica, con la sensazioni ed
anche descritti mediante numeri. In genere noi siamo abituati a descriverli con le parole. Ma la matematica e’ una scienza filosofica.
Il numero 108 e’ la descrizione numerica della creazione. E’ anche una mappa della realta’ che percepiamo. Ma e’ difficile comprenderlo a meno che non si abbia fatto studi approfonditi.
Gli antichi saggi vedici erano matematici esperti. La nostra scienza proviene dalla loro. In accordo a loro il numero 108 e’ il numero che piu’ di tutti descrive la completezza della creazione del Signore.
Riporto qualche nota, solo qualcuna, ripresa in quella conversazione.
* Il numero 9 rappresenta la completezza. I numeri interni di 108, sommati, danno il 9, cioe’ 1+0+8 = 9
* Se moltiplicate qualsiasi numero per 9, la somma interna della cifra che verra’ fuori sara’ sempre 9. Fate la prova
2×9=18, cioe’ 1+8=9.
285×9=2565 2+5+6+5=18 1+8=9.
8543×9=76887 7+6+8+8+7=36 3+6=9
16 (giri) x 108 (palline) = 1728 1+7+2+8=18 1+8=9
Questo significa che non importa cosa il Signore fa, Egli rimane sempre completo e mai scompare nella Sua creazione.
* I nove pianeti che viaggiano attraverso i 12 segni dello zodiaco costituiscono l’esistenza intera. 9 x 12 = 108
* I 27 nakshatra, le costellazioni lunari si diffondono in tutte le direzioni, che sono 4. 27 x 4 = 108
* In alcune parti dello Srimad-Bhagavatam e’ detto che le direzioni sono 10. 27 x 10 = 270. 2 + 7 = 9
* Considerate le potenze dei numeri 1, 2 3 in matematica.
Il numero 1 elevato alla propria potenza fa 1 Il 2 elevato alla propria potenza fa 4
Il 3 elevato alla propria potenza fa 27 1x4x27 fa 108
L’importanza filosofica dei numeri 1, 2 e 3 e’ nota.
* In accordo ad alcuni testi antichi l’universo e’ fatto di 108 elementi.
* Il diametro del Sole e’ 108 volte maggiore del diametro della terra. La distanza del Sole dalle terra e’ 108 volte il diametro del Sole.
* La distanza media tra la Luna e e il Sole e’ 108 volte il diametro della Luna.
* Nell’alfabeto sanskrito ci sono 54 lettere, ciascuna ha la sua forma maschile femminile. 54×2=108
* In astrologia ci sono 12 case e 9 pianeti. 12×9=108
* L’angolo formato da due linee adiacenti in un pentagono equivale a 108 gradi.
* In astrologia l’argento e’ detto rappresentare la luna e il suo peso atomico e’ 108.
* Le Gopi sono 108. Il maestro spirituale viene insignito del titolo numerico 108 perche’ e’ loro rappresentante.
* Alcune tradizioni affermano che ci sono 1008 desideri terreni, 108 bugie e 108 forme di ignoranza.
* Nello yoga ci sono 108 linee di energia che convergono per formare il cakra del cuore.
* nello yoga e’ detto che se uno e’ cosi’ calmo da avere solo 108 respiri in un giorni otterra’ l’illuminazione.
* Ci sono 108 Upanishad.
* I tantra stimano che il numero medio dei respiri che l’essere umano fa quotidianamente e’ 21.600, dei quali 10.800 sono di energia solare e 10.800 di energia lunare. I due numeri sono multipli di 9 e il 108 e’ presente.
* alcune tradizioni religiose hanno mala fatte di 54, 36, 27 o 9 palline, tutti multipli di 9 e derivati del 108.
* Ogni Divinita’ ha 108 nomi.
* Nell’Islam il numero 108 viene usato per riferirsi a Dio.
* Nella religione Jaina 108 e’ la somma delle cinque categorie delle virtu’, che sono 12, 8, 36, 25, e 27.
* I sikh invece di una mala hanno 108 nodi in una corda fatta di lana.
* Il numero 108 e’ particolarmente auspicioso nella religione buddhista.
* In astrologia il numero 108 ricorre in continuazione
* Il 108 simbolegia l’unione di Shiva e Shakti, la creazione del mondo.
* quando l’Oceano di latte fu frullato, c’erano 54 Deva da una parte e 54 demoni dall’altra per ottenere amrita. Il sole in un anno attraversa i 10 navamsa-pada. I 54 demoni sono nella parte meridionale del Solo (dakshinayana) e i 54 devas sono nella parte settentrionale del sole (uttarayana).
* in accordo alla Muktikopanishad ci sono 108 Upanishads.
* tradizionalmente ci sono 108 luoghi santi per i Vaishnava.
:: Manonatha Dasa ::
L’equivoco del kunti-mala (collanina dei devoti)
In Italia nella storia del Movimento per la coscienza di Krishna ci sono stati diversi equivoci, qualcuno anche abbastanza buffo. Il piu’ divertente e’ quello dei “brahminanda” ma adesso ne racconto un altro.
Come si sa i devoti portano al collo una collanina di legno Tulasi. I non iniziati un giro, gli iniziati due giri, i brahmana tre.
In Italia questa collanina viene chiamata “kunti-mala”. Ma in realta’ non si chiama per niente kunti-mala, bensi’ “kanthi-mala”. Kantha in sanskrito significa “collo”, mala “giro di palline”. La collanina che si porta al collo si chiama “kanthi-mala”.
Come e’ nato l’equivoco?
Gli americani per leggere Kanthi devono scrivere “kunti”, perche’ la u in inglese si legge a.
Gli italiani (spesso esterofili fino all’eccesso) abboccano e vanno a leggere kunti, invece di ascoltare la pronuncia e scrivere poi la parola correttamente.
La nostra pronuncia e’ di molto piu’ vicina al sanskrito della lingua inglese: non perdiamo una delle cose che ci favoriscono.
La collana di Tulasi al collo si chiama percio’ “Kanthi- mala”
Inserito il – 16/09/2003 : 23:31:19 Manonatha Dasa
Il corpo sottile, dopo il distacco
Domande
ACCETTATE I MIEI OMAGGI.
L’ARGOMENTO SU CUI VORREI CHIARIMENTI RIGUARDA IL CORPO SOTIILE.
sECONDO IL SAMKHYAKARIRA , IL CORPO SOTTILE E’ COMPOSO DA ELEMENTI SOTTILI ” CARATTERIZZATO DALL’INTELLETTO CON GLI ALTRI PRINCIPI…”
GLI ALTRI PRINCIPI, SE HO BEN CAPITO,SONO IL SENSO DELL’IO ED IL SENSO INTERNO, OVVERO AHAMKARA E MANAS, ED I CINQUE ELEMENTI CHE POSSIEDONO I POTENZIALI DELLE ENERGIE, OSSIA I TANMATRA.
i CINQUE ELEMENTI SOTTILI SONO ALRESì”OGGETTI DEGLI DEI” SEMPRE NEL SAMKHYKARIRA, QUESTO CORPO SOTTILE E’DEFINITO “INCAPACE DI FRUIZIONE” ED “IMPREGNATO DEI MODI DI ESSERE”.
ALTROVE LEGGO CHE IL LINGA SHARIRA E’ “DI NATURA SOTTILE…POSSIEDE IN TOTALE 18 COMPONENTI,INTEGRATE E FUNZIONANTI COME TUTT’UNO.
SONO BUDDHI, AHAMKARA, MANAS, I DIECI INRYA E I CINQUE TANMATRA…SE SI POTESSERO SCINDERE I TANMTRA DA TUTTO IL RESTO , OTTERREMO QUELLA CHE IN OCCIDENTE VIENE DEFINITA “MENTE”.(INDIAN PSIGHOLOGY)
NEL PRIMO CASO, IL CORPO SOTTILE NON POTREBBE AVERE NESSUN RAPPORTO CON LIVELLO DI REALTA’ CHE NON SIA CONTENUTO NEL SUO POTENZIALE ACQUISITO.
NEL SECONDO CASO, RESISTENDO ALLA SCOMPARSA DEL CORPO FISICO I SENSI A LIVELLO SOTTILE, SI POTREBBE IPOTIZZARE IL RAPPORTO CON UNA DIMENSIONE DIVERSA DA QUELLA FISICA, CON ESPERIENZE SEMPRE MATERIALI, MA IMPOSSIBILI AGLI UMANI E PROPRIE DEGLI DEI?
IN EFFETTI VI STO DOMANDANO: COSA DOBBIAMO ASPETTARCI, SE NON RIUSCIAMO A LIBERARCI IN TEMPI UTILI?MOLTE GRAZIE. VOSTRA SERVITRICEIN KRISHNA, ROSANNA
rosannaagonigi
Risposte
Spero di aver capito cosa vuoi chiedere. Se dalla risposta deduci di no, torna a porre la stessa domanda con parole diverse.
I tanmatra (l’olfatto, il gusto, il colore, il tatto e il suono) non possono essere separati dai jnana indriya o dai karma indriya neanche per ipotesi o per accademia, perche’ sarebbe come ipotizzare l’esistenza del fuoco senza il suo calore o lo strumento soggettivo di percezione del calore. Non ha senso discutere di olfatto se non si comprende il senso di acquisizione della conoscenza sensoriale e il rispettivo senso d’azione.
I tanmatra sono elementi di un corpo sottile, il quale e’ conosciuto come linga-sarira. Gli elementi grossolani vengono invece chiamati maha-bhuta.
Gli elementi sottili non esistono a livello tangibile grossolano ma interagiscono in continuazione con l’esterno. Senza di quest’ultimo (cioe’ il mondo grossolano) l’esistenza stessa del linga-sarira perderebbe di senso. Infatti si perde al momento della liberazione. Ma il corpo materiale sottile non svanisce al momento della distruzione del corpo grossolano, ma accompagna l’anima (purusa) nel corpo seguente. Questo a causa del karma, che e’ il “traid d’union” della medesima anima da un corpo all’altro.
Non ci sono scadenze oltre le quali la liberazione diviene impossibile. La misericordia del Signore e’ sempre li’ eternamente. Si stara’ in questo mondo materiale finche ci si vorra’ stare, dopodiche’ la liberazione (mukti) dai desideri insani (bhukti) e’ sempre disponibile.
In un mio libro intitolato “Filosofie dell’India” che scrissi diversi anni fa dedicai un capilo intero al Sankhya. Credendo che possa esserti di aiuto per una comprensione migliore l’ho riportato in un argomento a parte.
Lo puoi acquistare nella nostra libreria.
A disposizione per ulteriori chiarimenti sulla questione.
Manonatha Dasa
Secondo intervento
Accetta i miei rispettosi omaggi.
Ho letto con intersse e piacere il tuo articolo sul Samkhya.Penso faccia parte del testo a cui accenni e che mi farebbe piacere conoscere.
lA Tua risposta è chiara , ma io non sono sicura di aver capito bene. Certo per deficienze personali.
Pongo allora la stessa domanda in modo più preciso:cosa accade al momento del distacco?La reicarnazione potrebbe non essere immediata.Quale esistenza avrà il corpo sottile i cui elementi, i tanmatra, non possono essere separati da jnana indriya e da karma indriya?QUALE COSCIENZA?
Ti ringrazio . rosanna rosannaagonigi
Risposta
Citazioni:
Pongo allora la stessa domanda in modo più preciso:cosa accade al momento del distacco?
Al momento della morte, che equivale alla fuoriuscita dell’anima purusha dall’involucro fisico, la qualita’ del corpo sottile ci condurra’ in un altro corpo corrispondente a quella qualita’.
L’anima viene condotta nel nuovo corpo dal linga- sarira, proprio come il vento trasporta gli odori.
Citazioni:
La reicarnazione potrebbe non essere immediata.
L’acquisizione di un nuovo corpo e’ in genere immediata. Tuttavia, essendo lo scorrere del tempo relativo al pianeta dove si vive, questa istantaneita’ potrebbe equivalere a un lungo periodo di tempo, proprio come talvolta sognamo e ci sembra che siano passati pochi minuti e invece stiamo nel letto da diverse ore o viceversa.
Questo accade per la potenza della natura materiale.
Essendo la qualita’ del corpo sottile a darci il nuovo corpo, i devoti desiderano spiritualizzarlo, in modo da raggiungere il mondo spirituale.
Citazioni:
Quale esistenza avrà il corpo sottile i cui elementi, i tanmatra, non possono essere separati da jnana indriya e da karma indriya?QUALE COSCIENZA?
Il corpo sottile e’ sempre lo stesso. Il corpo grossolano cambia totalmente ma quello sottile no. Se cambiasse non ci sarebbe ragione per cui gli avvenimenti della vita presente debbano dipendere dalle azioni passate, cioe’ dal karma. Se in un corpo avevamo una cicatrice, nel prossimo questa cicatrice non ci sara’ piu, perche’ il corpo e’ cambiato. Per rendere possibile una continuazione, il corpo sottile deve essere lo stesso.
La coscienza e’ il risultato finale delle esperienze fatte nelle vite precedenti, una specie di gigantesca operazione matematica di sottrazioni, addizioni, moltiplicazioni e divisioni karmiche che viene condotta da Maya e dai suoi rappresentanti. Al presente siamo cio’ che ci siamo procurati di essere nel corso delle vite. Ovviamente sappiamo che questo modo di essere e’ solo una copertura.
La realta’ e’ che noi non siamo ne’ il corpo materiale grossolano ne’ tantomeno un prodotto dei modi della natura materiale. La nostra identita’ e’ che siamo purusha, come dicono i filosofi sankhya, cioe’ spirito. Cio’ che ci differenza dai sankhya nirisvara e’ che noi diciamo di essere si’ purusha ma che esiste anche un supremo purusha (Paramesvara) verso cui siamo subordinati.
Manonatha Dasa
Conclusione
Accetta ,Ti prego,i miei omaggi.
Grazie per avermi riportato alla Realtà. siamo anime spirituali eterne e ritornare a “casa” è la sola cosa che deve impegnarci e preoccuparci . Del resto il Signore Accetta , Ti prego, i miei omaggi.
Le tue parole spengono anche l’eco delle mie fallaci elucubrazioni e mi riportano ad una verità chiara e semplice: siamo anime spirituli eterne.
L’unico impegno vero , l’unica preoccupazione reale dovrebbe essere quella di liberarci della materia, nella sua forma grossolana e sottile.
Questo mi porta a riflettere sull’importanza della meditazione sui Santi Nomi, attraverso il canto.
Questa è la via più efficace e breve.
La morte fisica non è che un evento e neanche il peggiore. Krishna è così misericordioso che non abbandonerà nessuno in una condizione irrisolvibile. Questa certezza sarà la mia speranza.
Hare Krishna! b.h. rosanna
rosannaagonigi
Che vuol dire il nome Shila?
Domande
> Buongiorno,
> volevo chiederevi una domanda da parte di una mia amica,
> lei si chiama Shila, e le hanno detto che e’ un diminutivo di un altro nome
> indiano, volevo chiedervi se mi sapete dare qualche informazione in piu’
> sulle orgigini di questo nome, se ha qualche significato particolare.
>
> Vi ringrazio in anticipo. >
> Buona Giornata
Risposta
Gentile amico,
la parola Shila in lingua sanskrita significa letteralmente “pietra”. Ci sono alcune shila che sono pietre sacre, come le Salagram-shila e le Govardhan-shila.
A questa parola se ne possono aggiungere un numero considerevole di altre per formare svariati nomi. Dunque non e’ un diminutivo specifico ma potrebbe esserlo di centinaia di nomi. Di per se’ e’ comunque un nome completo.
A disposizione per altri chiarimenti.
Ti segnalo che puoi liberamente porre domande pubbliche presso i Forum di www.isvara.org.
Manonatha Dasa
I Nomi di Krishna
I Nomi di Krishna sono infiniti e trascendentemente piacevoli, ma Sri Caitanya ne riconosce solo due, Syamasundara e Yasodanandana, rispettivamente “scuro come l’ albero tamala” e ” colui che è allattato da Yasoda”. Sri Jiva Gosvami, forse il più grande filosofo Vaishnava (fonte Srila Prabhupada), ne considera solo un ulteriore terzo “Supremo Brahman”.
Troviamo due versi identici nel Krsna-sandarbha e nella Caitanya-Caritamrta, che recitano:
tamala-syamala-tvisi
sri-yasoda-sta nandhaya
krsna-namno rudhir iti
sarva-sastra-vinirna yah
“Il solo significato del Santo Nome di Krishna è che Egli E’ scuro come l’ albero tamala ed è il figlio di madre Yasoda. Questa è la conclusione di tutte le Scritture rivelate”.
A questo punto c’è da chiedersi come mai, fra tanti nomi tutti ugualmente autentici, Sri Caitanya considera solo Syamasundara e Yasodanandana.
In realtà Egli (Sri Caitanya) è perfettamente consapevole, ed essendo Krishna stesso, E’ anche il solo che conosce tutti gli infiniti significati del Suo nome. Ma allora perché ne considera solo due?
Per ricondurre l’ uomo all’ umiltà, requisito fondamentale alla crescita spirituale.
Un giorno, il grande erudito Vallabhacarya si recò dal Signore Caitanya con lo scopo di vantarsi della sua opera, un commento al Bhagavatam, che ha detta dell’ autore era addirittura superiore al commento composto da Sridhara Svami.
In particolare il Santo si vantò dell’ elaborato modo con cui era riuscito a descrivere i Santi Nomi di Krishna. Ma l’ arroganza non piacque affatto a Sri Caitanya, che rifiutandosi di ascoltare il commento, aggiunse che Lui conosceva solo due significati di Krishna, Syamasundara e Yasodanandana, ritenendo infine che Sri Vallabha non possedeva le capacità per comprenderne altri.
Sri Krishna E’ la Suprema Personalità di Dio, ed ogni Sua azione è di buon auspicio. Con quest’ esempio vuole ricondurci alla nostra natura infinitesimale di eterni servitori, quando, presi dall’ euforia della nostra intelligenza, cominciamo a considerarci onnipotenti.
Vrindavana, la terra della gioia.
Inserito il – 22/08/2004 : 20:18:16
A Vrindavana ogni pietra puo’ trasformare tutto nel metallo piu’ prestigioso.
Ogni albero, se ci si passa sotto e lo si esprime, soddisfa tutti i desideri.
A Bhauma Vrindavana ogni animale, per quanto malconcio possa sembrare, e’ in realta’ un grande saggio o devoto che ha commesso qualche offesa o errore nella vita precedente. Nascendo a Vrindavana e’ l’ultimo corpo che assumera’ prima di tornare a Goloka Virndavana.
I pavoni lanciano i loro richiami d’amore e i serpenti dell’ignoranza fuggono terrorizzati.
Le mucche sono surabhi, danno illimitata quantita’ di latte.
Quando si vede la collina Dvadasaditya non si puo’ non pensare a quando Krishna vi ando’ dopo aver cacciato Kaliya da Vrindavana. Egli si reco’ li’ per asciugarsi al sole e i deva scesero per servirlo. Andando sopra si vede il tempio di Madana Mohana e c’e’ il samadhi di Sri Sanatana Gosvami.
Quando dal parikrama del vecchio letto della Yamuna si apre l’ampio scenario del nuovo corso, la mente e’ forzata ad andare ai giochi delle Gopi e dei Gopa. La Yamuna scorre pigramente e i Vrajavasi si tuffano in modo giocoso. I ragazzi giocano nella Yamuna e si fanno il bagno. Anche noi ci caliamo nell’acqua proprio davanti a Imli Tala e recitiamo Gayatri Mantra in modo assorto e devozionale.
Imli Tala e’ un albero fantastico. Proprio sotto di lui Sri Caitanya Mahaprabhu cantava japa, talvolta a voce altissima, talvolta in modo assorto, talvolta piangendo, talvolta ridendo, talvolta danzando, talvolta svenendo, talvolta chiedendo aiuto ai devoti, tavolta gridando, sempre vedendo Radha Govinda.
I nomi di Krishna vanno cantati con sentimento profondo, piangendo per Lui, gridando dal profondo del cuore, chiedendo di poterlo amare. Deve essere un sentimento intenso, cosi’ intenso che si eleva in cielo, penetrando gli strati della creazione materiale fino allo Sridhama di Radha Krishna.
Solo quando il sentimento e’ violento nel cuore, potente, giunge davanti alle Loro Signorie. Sri Radha si accorge di questo devoto e dice a Krishna ‘guarda questo devoto quanto amore ha nel cuore.’ E quando la Signora dice cosi’, lo scopo ultimo della vita e’ raggiunto.
Vrindavana e’ la cornucopia del nettare. Chi ci vive ne puo’ usufruire. Chi e’ piu’ fortunato di un Vrajavasi?
Dasadasa-anudasa. Servitori dei servitori di un Vrajavasi.
:: Manonatha Dasa ::
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