r
raga-bhakti: stadio in cui oramai si serve Dio in modo spontaneo, tanto che le regolazioni non servirebbero più
Radha: la compagna eterna di Krishna. Era la preferita fra le gopi. Personificazione della potenza d’amore (hladini-sakti), rappresenta la perfezione massima dell’amore e della devozione
Radharani: vedi Radha
rajas: la passione. E’ uno dei tre guna, o modi della natura materiale. Sotto il suo influsso si sviluppano l’avidità, un forte attaccamento alle cose materiali, desideri incontrollabili e aspirazioni ardenti. Coloro che subiscono il suo influsso sono sempre insoddisfatti, cercano continuamente di migliorare la loro condizione materiale e di godere sempre più dei frutti del loro lavoro. Tale energia è gestita da Brahma
Rama: il protagonista del Ramayana. E’ un’incarnazione di Visnu. Ma è anche un altro dei nomi del Supremo, che significa fonte inesauribile di felicità
Ramanuja: grande maestro Vaisnava
Ramayana: la storia che narra le gesta di Rama
rasa: succo, gusto. Particolare relazione spirituale
rati: uno degli stadi più alti dell’amore divino
Rig Veda: uno dei quattro Veda, che tratta degli inni di lode ai deva e alle personalità divine
Romaharsana: saggio, padre di Suta Gosvami
ruci: gusto. Stadio in cui si comincia a sentire felicità nell’adempimento del servizio devozionale
Rudra: uno dei nomi di Siva. Significa colui che urla
Rupa Gosvami: uno dei sei Gosvami di Vrndavana. Fervente devoto di Caitanya Mahaprabhu, scrisse molto ed edificò numerosi templi
rupa: forma
s
Saci: la madre di Caitanya
sadhana-bhakti: stadio in cui la bhakti deve essere praticata anche se provoca inconvenienti di vario tipo
sadhu-sanga: la compagnia dei saggi
saguna: fornito di qualità. Riferito al Supremo, significa che possiede qualità spirituali
sakhi: le gopi
sakhya: amicizia
sakya-rasa: relazione fondata sull’amicizia
Sama Veda: uno dei quattro Veda. Tratta delle funzioni liturgiche (sama significa melodia)
sampradaya: tradizione spirituale
samsara: il ciclo delle morti e delle rinascite. Meccanismo per il quale la jiva, sottoponendosi a continue trasmigrazioni, vaga di corpo in corpo, di pianeta in pianeta, di universo in universo
samvit: l’energia conoscitiva del Supremo
sanatana-dharma: l’eterna posizione (o natura) di ogni essere, che consiste in un rapporto eterno, fatto di amore e devozione, con Krishna
Sanatana Gosvami: uno dei sei Gosvami di Vrndavana. Era fratello di Rupa Gosvami
sandhini: energia divina che permette a ogni cosa di esistere
Sandipani Muni: l’insegnante di Krishna
Sanjaya: il discepolo di Vyasa che raccontò a Dhrtarastra la guerra di Kuruksetra
Sankarsana: una delle espansioni di Krishna. Provvede, tra le altre cose, alla dissoluzione dell’universo materiale
Sankhya:
1. sistema filosofico promosso dall’avatara Kapila; consiste di uno studio analitico della jiva e della natura materiale, e di un’analisi comparata delle due
2. sistema speculativo formulato da un altro filosofo, che pure si chiamava Kapila, susseguente al primo. Consiste di un’analisi puramente materiale del mondo fenomenico e di una enumerazione dei principi cosmici
sanscrito: la lingua con la quale è stata scritta tutta la letteratura vedica
sat: qualità di esistenza
sat-cit-ananda: eternità, conoscenza e felicità
satah: permanente
sattva: virtù. E’ uno dei tre guna, o modi della natura materiale. Il suo influsso comporta conoscenza, felicità, purezza, controllo dei sensi, serenità, umiltà, modestia e moderazione.
satyam: la verità originale
Satyavati: la madre di Vyasa
Satyavrata Muni: importante saggio. E’ autore del Damodarastaka
Satya-yuga: la prima e la più evoluta delle ere. Dura 1.728.000 anni ed è caratterizzata da un’umanità altamente virtuosa
sakti: energia
Sakty-avesa-avatara: personalità “investite di potere” che hanno il compito di assolvere a determinate missioni
Sankara: altro nome di Siva
Sankara: maestro spirituale che diffuse la filosofia dell’impersonalismo
Sankaracarya: vedi Sankara, il maestro
santa: passività, o neutralità
santa-rasa: rapporto in cui il devoto serve in modo esternamente passivo
Sariraka-bhasya: il commento ai Vedanta-sutra scritto da Sankara
sastra: scritture sacre autentiche
siksa: istruzioni spirituali
siksa-guru: il maestro che impartisce gli insegnamenti
Siva: uno dei deva più importanti, e’ un’espansione parziale i Narayana. Conosciuto con numerosi altri nomi, tra i quali Rudra e Sankara, è incaricato di distruggere l’universo alla fine della vita di Brahma
Siva Purana: una delle 18 Purana
sloka: espressione poetica con cui sono stati scritti quasi tutti i testi vedici
sraddha: fede, ma anche impeto iniziale per la ricerca di Dio
sri: epiteto onorifico. E’ anche un nome della dea della fortuna, Laksmi
Sri-bhasya: il commento al Vedanta-sutra redatto da Ramanuja
Sri Damodarastaka: preghiera in otto parti scritta da Satyavrata Muni
Sridhara: una delle personalità di Visnu. Possiede un pianeta nell’universo spirituale
Sri Isopanisad: una delle più importanti fra le 108 Upanisad
srila: vedi sri
Srila Gurudeva: epiteto onorifico con cui il discepolo si rivolge al proprio maestro spirituale
Srimad-Bhagavatam: detto anche Bhagavata Purana, è il testo più puro ed elevato fra tutte le scritture vediche. Narra i divertimenti eterni di Krishna e dei suoi puri devoti. E’ il commento originale del Vedanta-sutra scritto da Vyasa stesso
srimati: voce femminile di sri
Sri Upadesamrta: lett. “Il Nettare delle Istruzioni”. Importante scritto di Rupa Gosvami
srivatsa: un ciuffo di peli che Visnu porta sul petto, nel quale è detto che ci sia Laksmi, la dea della fortuna
sunya-vada: filosofia del vuoto
Syamasundara: la meravigliosa forma di Krishna che suona il flauto a Vrndavana
srutidhara: in possesso di una memoria formidabile
Svetasvatara Upanisad: una delle 108 Upanisad
Skanda Purana: una delle 18 Purana
Surabhi: la mucca divina tanto cara al Signore Govinda
Suta Gosvami: quando Sukadeva parlò lo Srimad-Bhagavatam, questo saggio era presente e poté così trasmetterlo ai saggi di Naimisa. Recitò anche il Maha-bharata
Sukadeva Gosvami: Uno tra i più importanti trascendentalisti. Era figlio di Vyasa. Da suo padre ricevette l’insegnamento del Bhagavatam quando ancora era nel ventre della madre, e più tardi lo trasmise a Pariksit
sutra: aforisma, esposizione succinta
svamsa: espansioni personali di Dio, come ad esempio il Paramatma
Svarga-loka: i pianeti superiori, dove, al momento della morte, si recano coloro che hanno condotto un’esistenza virtuosa
Svarupa Damodara Gosvami: uno dei principali devoti di Caitanya
Svetadvipa: pianeta del nostro sistema in cui risiede Ksirodakasayi Visnu
t
tamas: uno dei tre guna. La sua influenza comporta illusione, confusione, ozio e uso di sostanze intossicanti
tatastha: margini, confini
tatastha-avastha: dimensione in cui vive la jiva, l’anima individuale. In questo luogo non c’è l’influenza dell’energia materiale, ma neanche quella dell’energia spirituale
tatastha-sakti: energia marginale. Detta anche jiva-sakti, è una delle tre principali energie del Signore. E’ costituita dagli esseri viventi, parti infinitesimali di Krishna, la cui peculiarità è che, sebbene siano di natura spirituale, possono cadere sotto l’illusione dell’energia materiale
tilaka: segno di buon auspicio che si traccia sul corpo con l’argilla del Gange o di altri luoghi sacri
Treta-yuga: la seconda delle epoche del mondo. Dura 1.296.000 anni
Tri-yuga: uno dei nomi di Krishna. Così chiamato perché in genere non appare mai personalmente in Kali-yuga
u
Ugrasena: il re di Mathura al tempo della nascita di Krishna. Era suo nonno
Upadrasta: nome del Paramatma. Significa il testimone
Upanisad: importanti scritture filosofiche vediche. Le principali sono 108
Uttara-pradesh: uno degli stati dell’India
v
Vaikuntha: i pianeti spirituali
Vaikuntha-dhama: vedi Vaikuntha
Vaikuntha-loka: vedi Vaikuntha
Vaisampayana: uno dei discepoli di Vyasa. Narrò il Maha-bharata in occasione del sacrificio dei serpenti di Janamejaya
vaisnava: devoto di Visnu o Krishna
Vallabha: importante Vaisnava del sedicesimo secolo
Vamadeva: personaggio della letteratura vedica. E’ menzionato nel Vedanta-sutra
Vamana: detto anche Vamanadeva, è un’importante incarnazione di Visnu che discese sulla Terra sotto forma di un brahmana nano. Possiede un pianeta nell’universo spirituale
Varaha: incarnazione divina che apparve come un cinghiale
varna: ognuna delle quattro divisioni della società conformemente alle funzioni naturali svolte dai cittadini. Queste sono: brahmana, ksatriya, vaisya e sudra. L’equilibrio e l’armonia della società dipendono dal rispetto delle norme che governano i varna
Vasudeva: uno dei nomi di Krishna che significa “figlio di Vasudeva”
Vasudeva: il padre di Krishna
Vasudeva: una delle espansioni di Krishna
vatsalya: parentela
vatsalya-rasa: relazione spirituale in cui il devoto considera il Signore come un membro della propria famiglia (vedi Nanda o Yasoda)
Veda: vasta raccolta di libri compilati da Vyasadeva. E’ la conoscenza più completa ed esatta che il genere umano abbia mai avuto. I testi fondamentali sono quattro: lo Yajus, il ¬g, il Sama e l’Atharva
Vedanta-sutra: importante testo filosofico vedico. E’ considerato il commento naturale ai Veda
vibhinnamsa: espansioni parziali della potenza di Dio: sono le jiva, le anime spirituali individuali
vigraha: forma
vikarma: azioni che non tengono conto dei consigli delle scritture e pertanto conducono alla degradazione e alla frustrazione
virata-rupa: la forma universale del Signore, nella quale è possibile vedere contemporaneamente tutto ciò che esiste
Visnu: uno dei nomi di Krishna, significa “sostegno di tutto ciò che esiste”. E’ anche la divinità che predomina il sattva-guna
Visnu-avatara: manifestazioni divine, incarnazioni di Dio
Visnusvami: maestro spirituale Vaisnava
Visnu-tattva: manifestazioni divine, incarnazioni di Dio
Visvanatha Cakravarti Thakura: saggio e santo Vaisnava
Vrndavana: villaggio dell’India (90 miglia a sud-est di Delhi, nel distretto di Mathura) dove, circa 5.000 anni fa, Krishna visse e attuò i Suoi divertimenti trascendentali in compagnia dei puri devoti. Vrndavana è anche nel cielo spirituale, e tra le due non vi è differenza. Tale visione è tuttavia possibile solo a colui che si è completamente purificato
Vrndavana das Thakur: l’autore del Caitanya-bhagavata
Vyasa: il saggiò che diede ordine e mise per iscritto i Veda. Altri nomi: Vyasadeva, Krishna Dvaipayana, Veda Vyasa, Badarayana
Vyenkata Bhatta: devoto vissuto attorno al 1500. Era un importante discepolo di Caitanya e padre di Gopala Bhatta Gosvami
y
yama: la prima delle otto tappe dell’Astanga-yoga; consiste nell’esercizio del controllo dei sensi
Yama: nome del deva della morte che dispensa il destino degli uomini quando questi abbandonano il corpo. E’ anche uno dei dodici mahajana
Yamuna: il fiume sacro tanto amato da Krishna
Yasoda: la madre adottiva di Krishna
Yasodadevi: vedi Yasoda
Yajnavalkya: uno dei sette principali filosofi dell’India
Yajus-veda: uno dei quattro Veda. Tratta delle formule necessarie allo svolgimento dei sacrifici
Yamunacarya: grande maestro spirituale della tradizione Vaisnava
yantra: macchina. Generalmente il termine viene usato per indicare il corpo materiale
yoga:
1. insegna a riacquistare l’unione con l’Assoluto, cioè con Dio
2. disciplina che insegna a controllare la mente e i sensi, cosa indispensabile per l’avanzamento spirituale
3. tutte quelle pratiche utili a guadagnare meriti di vario tipo
4. altro nome per l’Astanga-yoga e tutti i suoi derivati
yoga-maya: potenza interna di Krishna, che lo nasconde rendendolo inaccessibile agli uomini comuni; grazie a questa energia, egli si rivela solo parzialmente al puro devoto, rendendo possibili relazioni intime
Yudhisthira: il primo dei fratelli Pandava. Il Maha-bharata ne racconta le gesta
yogi: colui che pratica lo yoga
yuga: ciascuna delle quattro ere di un ciclo chiamato maha-yuga
Yuga-avatara: incarnazioni le cui discese sono previste per ogni yuga. Appaiono in momenti precisi indicati dalle scritture vediche
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