Per una tesi universitaria, Puja ed altro
Da Lucia
Cara amica,
mi è stata girata la tua email a cui rispondero’ punto per punto in modo riassuntivo. Laddove riterrai di aver bisogno di approfondimenti non dovrai fare altro che riscriverci.
Citazione
prima di tutto ti ringrazio per avermi risposto così velocemente
Di solito rispondiamo nel giro di pochi giorni a tutte le email perche’ dedichiamo una quantità fissa di tempo quotidianamente alla risposte delle email, che poi vanno ad arricchire il nostro Forum e alla fine vengono archiviate nella nostra Biblioteca.
Passiamo alle tue domande.
1)A che cosa serve esattamente una puja?
La parola sanskrita “puja” (radice puj) significa onorare, rispettare, adorare. Dunque l’atto di adorazione di persone divine o umane degne di onore si chiama puja. Non è una cerimonia specifica per Ganga ma è un termine generico che si riferisce a ogni cerimonia di onore alle Divinità.
Domanda
E in particolare cosa vuol dire quando si prende quel candelabro in mano e tutti se lo passano? Quel momento mi ha sempre emozionato tantissimo, anche la musica è diversa.
Spesso nel passato le Murti venivano tenute in grotte o nella parte piu’ nascosta della casa, per cui in genere mancava la luce. Quando qualcuno veniva per vedere le forme del Signore, il devoto accendeva un candelabro su cui metteva degli stoppini di cotone imbevute nel ghi, che accendeva, e lo girava lentamente per illuminare le varie parti della Divinità, in modo che la gente potesse vederla. Nel corso del tempo questa è diventata parte integrante del cerimoniale vedico.
Dopo aver illuminato le Divinità, viene passato ai devoti che scorrono le mani sopra perche’ il fuoco, specialmente quando ha reso servizio alla Srimurti, ha un forte potere purificatore.
2)Quanto è importante la musica in una puja?
Il puja non ha necessita’ di musica e puo’ essere fatto senza. Tuttavia i devoti cantano e suonano per la glorificazione del Signore e la musica ha funzione di accompagnamento ai mantra, alle preghiere e non riveste importanza primaria. Questo non significa che è superflua, ma che i mantra sono il veicolo di avanzamento spirituale.
3)Che ruolo hanno i musicisti? Ho visto che in molti negozietti del market ci sono esposte le foto del cantante della puja, che suona anche le tastiere, certe volte vicino a foto di divinità. E’ un puro caso o gli si dà un’importanza particolare?
I musicisti sono devoti che offrono i loro talenti in servizio, che gli sono stati concessi da Dio, per una adorazione gioiosa e devozionale. Tradizionalmente durante il puja si dovrebbero usare solo certi strumenti e mai quelli moderni come le tastiere eletttriche e cose del genere. Ma a Rishikesh, che e’ turistica e gli indiani in genere vanno pazzi per i denari, suonano musiche di tutti i tipi per attrarre gli stranieri e i dollari che hanno in tasca. Per l’atmosfera di mondanità che regna in quel posto, i veri sadhu non vi si recano quasi piu’.
4) I bambini della scuola lì accanto, durante la puja, si siedono in basso, vicino alla statua sul fiume. Ma delle volte sono vestiti tutti di giallo, altre volte di bianco. Vuol dire qualcosa? E perchè si disegnano quelle strisce bianche sulla fronte?
Il giallo e il bianco sono i colori della gente comune, non dei rinunciati, i quali in genere si vestono con colori come l’ocra o l’arancione. Non tutti pero’, dipende dalla sampradaya (tradizione religiosa) a cui appartengono. I Babaji della Gaudiya Vaishnava, ad esempio, si vestono di bianco.
Le tre strisce sulla fronte è il segno del devoto di Shiva, il quale ha uno stretto rapporto storico con Ganga. La storia è lunga. Comunque prima di discendere in questo mondo, Ganga rimase a lungo prigioniera fra i capelli di Shiva e solo dopo molto tempo e preghiere rivolte a Mahadeva (Shiva) riuscì a liberarsi e a discendere nel nostro mondo. Sulle Himalaya la devozione a Shiva è molto piu’ sentita di altre parti dell’India, anche perchè vive li’, a Kailasha.
5)Cosa vuol dire quando uno dei musicisti suona la conchiglia e tutti si alzano e alzano le braccia?
La conchiglia (shankha) segna l’inizio e la fine del puja. Certe volte viene anche suonata dai devoti durante tutta la cerimonia. Quando qualcosa di molto auspicioso sta accadendo, per chiamare tutti alla partecipazione si suona la conchiglia o la campana. I devoti si alzano in piedi e per salutare alzano le braccia in cielo. Anche a noi, vedendo una persona cara, viene spontaneo alzare le braccia e dire “finalmente ti rivedo”.
6) Una volta, al tempio di Neelkant, un baba mi ha detto che prima di salire in alto, se volevo, poteva farmi una puja.
No, non faceva il puja a te, ma lo faceva alla Divinità a tuo nome. Molti lo fanno in cambio di denaro, come le indulgenze della tradizione cristiana. Tu mi paghi, io faccio il puja per te e tu ricevi vantaggi spirituali. Tutto questo non è genuina tradizione vedica.
Domanda
Mi ha fatto il bindu sulla fronte, mi ha dato dell’acqua e mi ha offerto quelle strane caramelle bianche che nella forma ricordano il citrato.
Sia la polvere diluita con cui si fa il bindu, sia l’acqua, che le caramelle (sono zucchero cristallizzato) e’ stato offerto alle Divinità, per cui ha potere di purificazione.
Domanda
Un’altra volta, nel giorno di Diwali, a casa di un amico mi hanno detto che avremmo fatto la puja a Lakshmi e Ganesha, e abbiamo offerto loro fiori e frutta. Ma allora “puja” è un nome generico per indicare tutte queste pratiche diverse, oppure indica un momento preciso?
A questo ho gia’ risposto: tutte le cerimonie di onore alle Divinità sono chiamate puja. Quindi abbiamo Krishna Puja, Vishnu Puja, Shiva Puja, Durga Puja, Ganga Puja e così via.
7)Una domanda ancora più sciocca, ma che interessa la mia tesi: che tu sappia, da quanto tempo, in quella puja, si usa la tastiera elettrica?
Anche a questo ho gia’ accennato: non si dovrebbe, ma lo fanno per i turisti.
Domanda
Il viaggio dei Beatles a Rishikesh, nel 68, ha avuto qualche risvolto nelle pratiche musicali indiane? I Beatles hanno subito l’influenza dell’India, e hanno usato effetti particolari in molte delle loro canzoni successive a quella data. Per gli indiani, è successo qualcosa di simile?
Non credo proprio che i Beatles abbiano avuto una qualsivoglia inflenza sulla musica indiana, che e’ una tradizione millenaria molto forte a cui gli indiani sono molto attaccati. Questo popolo è legato alle sue tradizioni e le innovazioni radicali faticano ad attecchire, anche se purtroppo vediamo che sta accadendo. Ma accade molto piu’ lentamente che in altri posti.
Una richiesta più precisa ce l’avrei, ma non riguarda la mia tesi. Il mio indirizzo di laurea è quello archeologico- artistico, e il libro di Susan L.Huntington intitolato “The art of ancient India” è stato, negli anni, molto importante. Ma ho sempre studiato sulle fotocopie della biblioteca di “studi orientali” e non l’ho mai trovato nei negozi. Se me lo facessi spedire quanto mi costerebbe?
Spediamo libri su ordinazione, ma in genere lo facciamo via posta normale e prende 2 mesi per arrivare a destinazione. In questo modo costa circa 500 rupie al chilo. Via posta aerea (arrivano in pochi giorni) non lo so, possiamo informarci. Spedire cose dall’India e’ uno dei modi con cui finanziamo la nostra Accademia.
Se ti interessano libri (in inglese, ovviamente) puoi ordinarli, ma a parte quel libro specifico dovrai fidarti della nostra discriminazione.
Domanda
Ho cercato Vrindavana sulla cartina ma non l’ho trovata. Dov’è esattamente?
E’ tra Delhi e Agra. Sulla cartina trovi Mathura. Vrindavana e’ a 10 km a nord di Mathura, sul fiume Yamuna, dove ogni giorno andiamo a fare bagni… E’ la città di Krishna.
Domanda
Se venissi lì, troverei qualche buona scuola di musica dove poter intervistare dei musicisti? La mia tesi è di “ricerca sul campo”, e prevede anche delle registrazioni. A Rishikesh conosco solo un percussionista che mi sembra eccellente, ha studiato a Benares, mentre tutti gli altri suonano da amatori e non da professionisti. A Vrindavana potrei trovare qualcuno disposto a risponedere alle mie domande e a farsi registrare? Sarebbe molto importante.
Questo mi dispiace ma non lo so. Non ci siamo mai interessati a questo aspetto. Sicuramente ci sono scuole di musica, sicuramente si fanno intervistare, registrare e fare foto. Ma non saprei indicarti chi e dove.
Domanda
Che tipo di città è? Gli alloggi sono costosi?
E’ un tipico paese indiano un po’ piu’ moderno perche’ specie in certe stagioni e’ pieno di occidentali per via del fatto che qui c’è il tempio degli Hare Krishna, conosciuto in tutto il mondo.
Per l’alloggio dipende molto da cosa vuoi. Si va da 50.000 al giorno (1000 rupie) a 2.500 lire al giorno (50 rupie).
C’è un ristorante dove fanno pure pasta e pizza.
Domanda
Adesso ti faccio un’ultima domanda: per caso esiste un pianoforte, a Vrindavana o nei dintorni? Ti spiego: sono una pianista, dopo dieci anni di conservatorio e una vita passata a fare musica, mi sono trovata in India senza poter suonare mai e ho sofferto molto. Mi piacerebbe tanto trovare un posto in cui stare, dove poter studiare per la mia tesi e magari toccare una tastiera almeno un paio di volte al mese.
C’è una nostra amica americana che ha un piano e ha una figlia che studia musica in una qualche scuola. L’ho sentita suonare quando vivevo vicino a casa sua. Ma non so dirti se te lo farebbe usare.
A disposizione per ulteriori chiarimenti Hare Krishna
Manonatha Dasa
giugno 2001
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