Il Sacrificio dei Serpenti – Jaratkaru chiede a suo figlio di partire

Jaratkaru chiede a suo figlio di partire
Le notizie che le preparazioni del sacrificio erano gia’ cominciate giunsero all’attenzione di Vasuki. Anche Jaratkaru venne a sapere che il momento tanto temuto stava arrivando e chiamo’ suo figlio.
“Il tempo e’ arrivato. Tu sai la ragione per cui mio fratello mi concedette a tuo padre. Sai anche qual’e’ la missione della tua vita. Percio’ fai cio’ che deve essere fatto.”
Astika chiese:
“Per quale ragione mio zio ti concedette a mio padre? Dimmi tutto in verita’ cosi’ io possa fare cio’ che e’ giusto.”
Jaratkaru racconto’ al figlio tutta la storia nei particolari.
Concluse dicendo:
“Da quel matrimonio sei nato tu. Il momento fatidico e’ arrivato. Solo tu puoi proteggerci da questa calamita’.”
Astika rispose a quelle parole dicendo:
“Si’, lo faro’.”
Poi si rivolse a Vasuki e vide che era preoccupato ed aveva il viso tirato. Cerco’ di rallegrarlo.
“Vasuki, ti dico che io ti salvero’ da quella maledizione. Stai tranquillo. Non hai piu’ bisogno di stare in ansia. Io mi sforzero’ perche’ solo del bene possa venire da questa situazione spaventosa. Nessuno puo’ dire che le mie parole siano state provate false, neanche nello scherzo. Percio’ in occasioni come queste non ho bisogno di dire altro. Io andro’ li’, gratifichero’ il monarca con parole miste a benedizioni e lo indurro’ a sospendere il sacrificio. Re dei serpenti, credi a cio’ che ti dico. Quando sono determinato a fare qualcosa non fallisco mai.”
Vasuki rispose:
“Astika, la mia testa gira e il mio cuore sta cominciando a spezzarsi. Non posso discernere i punti della terra e sono afflitto dalla maledizione di una madre. Prima ancora che il sacrificio inizi gia’ si sentono giungere gli effetti della maledizione. Ora tutti noi poniamo in te le nostre speranze. Altrimenti periremo.”
Astika disse:
“Non hai piu’ bisogno di preoccuparti. Io dissipero’ la paura delle fiamme divampante del sacrificio dei serpenti. Estinguero’ quel fuoco, che sara’ alto e possente come le fiamme alla fine dello Yuga. Non aver piu’ paura.”

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