Il Microfono di Dio – La Natura di Rudra

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La Natura di Rudra
Domande:
Caro prabhu, ti prego rispondi alla mia domanda, anche se può sembrare sciocca, perchè di tanto in tanto mi interrogo sulla vera natura di Rudra. Di lui ne ho sentito sentito parlare spesso, ma magari da persone non qualificate.
Nel 3° canto dello S.B. si dice che Rudra è nato dalla collera controllata da Brahma, ma manifestatasi nel centro delle sopraciglie, per il rifiuto dei suoi quattro figli, i saggi Kumara, di moltiplicarsi nell’ universo, in quanto assorti costantemente nel ricordo di Vasudeva.
Il nome Rudra lo deve al fatto che nacque piangendo d’ansia. Subito dopo la nascita chiese al padre quali luoghi avrebbe dovuto abitare.
Brahma gli rispose che i suoi luoghi sono ovunque è presente la collera.
Gli diede poi il compito di moltiplicarsi e Rudra esegui.
I suoi numerosi figli erano tutti dotati della stessa potenze devastatrice (Rudra è infatti il distruttore).
Questi figli cominciarono a devastare l’universo mettendo in pericolo la vita stessa di Brahma, che spaventato chiede aiuto a suo figlio Rudra, spiegandogli che non era ancora tempo per la distruzione.
Rudra esegue, e seguendo il consiglio del padre si ritira a meditare sulla Verità Assoluta.
Tempo fa ho ascoltato una storia simile, ma che presentava delle diversità.
Rudra è nato dalle sopraciglia di Brahma urlando, pieno di collera, in modo furioso, facendo rabbrividire i pochi abitanti dell’universo di allora.
Rudra veniva visto come Dio.
Leggendo i libri di Srila Prabhupada, mi sembra di ricordare in vari punti delle sue spiegazioni che Siva è una manifestazione divina, o una emanazione di Sri Visnu, che possiede il 74% delle qualità del Signore Supremo, che quindi noi jiva possiamo raggiungere al massimo della
nostra realizzazione spirituale, il livello di Brahma, ma non quello di Siva, e che Siva abita nel regno spirituale su Sivaloka.
Puoi delucidarmi sulla vara natura di Rudra? Mi puoi spiegare dove risiede o abita?
Ti ringrazio molto Tuo eterno servitore Emanuel 24/09/2002
Risposte:
Caro Bhakta Emanuel,
Citazioni:
ti prego rispondi alla mia domanda, anche se può sembrare sciocca,
Non esistono domande sciocche in Coscienza di Krishna. L’unica cosa veramente sciocca è avere domande e non cercare risposte.
Una precisazione introduttiva:
Ci si può chiedere: come mai Scritture ugualmente autorevoli raccontano lo stesso fatto in modo diverso? Talvolta persino nel medesimo libro troviamo racconti discordanti. Questo accade non solo con i fatti storici ma anche con concetti filosofici, classificazioni, date e altro. Non siamo affatto di fronte a contraddizioni.
Per chiarire la questione prendiamo la storia della nascita di Shiva (Rudra) come esempio. Troviamo nei Purana una serie cospicua di narrazioni sulla Sua apparizione, spesso in contrasto fra di loro. La ragione è che lo Shiva originale si espande in una forma diversa per ogni universo; non solo, ma prende nascita ogni volta che un universo viene creato. Inoltre lo stesso Shiva si espande in numerose forme, che hanno la medesima Sua potenza. Essendoci numerose nascite ci sono altrettante storie che le riportano.
Va anche aggiunto che la conoscenza vedica è proferita da saggi realizzati, che spesso parlano presi da profonde estasi spirituali e non sempre ritengono utile precisare date, specificare gli universi, i manvantara, i brahma-tithi, il tipo di Rudra e così via.
Citazioni:
perchè di tanto in tanto mi interrogo sulla vera natura di Rudra
…..
Puoi delucidarmi sulla vara natura di Rudra?
Veniamo a Rudra. Il nome più comune con cui è conosciuto è Shiva.
La nascita di Shiva secondo il Vishnu Purana
Nota: i prossimi quattro paragrafi appartengono al mio libro “Il Libro di Storia Puranica”.
Avendo subìto un rifiuto da parte dei figli, Brahma si sentì pervaso dalla collera e, nonostante cercasse di contenerla, scaturì come effetto dalle sue sopracciglia un essere di colore blu e rosso. Vedendolo correre e gridare con forza, Brahma lo chiamò Rudra . Egli pianse ancora altre sette volte, per cui Brahma gli dette altri sette nomi, che divennero tutte differenti manifestazioni. I suoi otto nomi furono Rudra, Bhava, Sarva, Ishana, Pashupati, Bhima, Ugra e Mahadeva.
Questi si espanse in due parti, una maschile e l’altra femminile. La Sua personalità maschile si moltiplicò e divenne undici personalità, di differente natura. La controparte femminile si divise in due, l’una bianca e l’altra
nera, le quali a loro volta si espansero e vennero conosciute come le Shakti. Le Shakti di “colore bianco” comprendono Lakshmi, Sarasvati, Gauri, Uma e altre. Le “nere” comprendono Durga, Kali, Chandi, Maharatri e altre.
Delle otto forme di Shiva, Rudra si prese cura del sole e sua moglie fu Suvarcala; Bhava sposò Usha e si prese cura dell’acqua; Sarva sposò Vikeshi e si prese cura della terra; Ishana sposò Shiva e si prese cura dell’aria; Pashupati sposò Svaha e si prese cura del fuoco; Bhima sposò Disha, e si curò dell’etere; Ugra sposò Diksha e si curò dei brahmana. Mahadeva sposò Rohini e si prese cura della luna. Da loro nacquero Sanaishcara (Saturno), Shukra (Venere), Marte, Manojava (Hanuman), Skanda, Svarga, Santana e Budha (Mercurio). Queste sono tutte differenti manifestazioni della stessa persona.
Il Rudra originale, chiamato anche Shiva, sposò Sati, la figlia di Daksha, la quale, come vedremo in seguito, abbandonò il corpo a causa di un grave disaccordo con il padre. Sati sarebbe rinata come Parvati (o Uma), la figlia di Himavan e Mena, e il Grande Deva la risposò . Precedentemente Brahma aveva chiesto a Shiva di aiutarlo nell’atto creativo, generando specie viventi. Egli obbedì, ma gli esseri a cui dette nascita erano tutti sotto l’influenza dell’ignoranza e della passione, esseri demoniaci, i quali tentarono di distruggere l’intero universo. Allora Brahma disse a Shiva di sospendere l’impegno procreativo e di andare a compiere penitenze.
Chi è Shiva nella divina logica del creato?
La Suprema Personalità di Dio, Sri Krishna, desidera creare il mondo materiale come atto d’amore nei confronti delle jiva (le entità viventi). Ma l’energia materiale (bahiranga-sakti) è così diversa da quella superiore (antaranga-sakti), così priva di bellezza e grazia che Egli non vuole curarsi personalmente della costruzione.
Così delega Sue espansioni per l’impegno della creazione materiale.
Si giunge al punto di dover manifestare lo strato più basso e oscuro del mondo di Maya. Questa dimensione fa dimenticare la Verità in modo così profondo, provoca così tanta sofferenza che è necessaria una forma ad-hoc per crearne le basi. Infatti, quale Persona nella sua perfetta forma (vigraha) fatta di eternità, conoscenza e felicita (sacidananda) vorrebbe esserne l’autore?
Per creare le tenebre del tamoguna (energia dell’ignoranza), il Signore Narayana si espande in una forma diversa, così peculiare che costituisce un tattva a sé (shiva-tattva).
Questi è il Signore Shiva, ed essendo un’espansione di Narayana è correttamente considerata “Personalità di Dio”.
Grazie alla Sua natura “di confine”, Shiva origina il guna della dimenticanza e la sua sposa diviene Durga, che è Maya in persona, la divinità predominante dell’energia materiale. Attraverso l’accoppiamento mistico tra Shiva e Durga, le jiva entrano nel mondo del buio.
La necessità di creare un tattva a se stante appare ovvia: un’entità spirituale non potrebbe mai causare confusione in nessuno, essendo per definizione origine di conoscenza perfetta. D’altra parte un tattva completamente materiale non potrebbe conferire la liberazione.
Shiva è la perfetta manifestazione di confine, grazie alla quale le persone più degradate possono facilmente trovare conforto e benedizioni materiali e allo stesso tempo – se lo desiderano – la liberazione.
Citazioni:
Mi puoi spiegare dove risiede o abita?
Egli di solito vive su Shiva-loka, più conosciuto come Kailasha. Ma ha numerose dimore.
Manonatha Dasa – 25/09/2002

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