R: Dunque si diventa felici quando si ottiene lo scopo per cui si lotta, giusto?
D: Esatto. Del resto se uno è felice con una certa cosa e non con un’altra, perché dovremmo avere qualcosa da ridire? La felicità è un fatto soggettivo, non certamente universale. Non esiste qualcosa che fa felice tutti.
R: Ma se la mia felicità dovesse impedire quella degli altri, sarebbe ancora giusta? Se io godo nel far del male agli altri, tutti cercherebbero di impedirmelo, vero? Se così è, la felicità è senz’altro un fatto soggettivo, ma necessariamente deve accordarsi con quella del prossimo, altrimenti si muoverebbe il meccanismo sociale per impedirlo.
Questa è una sezione del libro “La Filosofia del Bhakti Yoga”, in lingua italiana.
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