Infiniti segmenti di esistenza – Domanda sulla coscienza di Krishna e Gesu’ Cristo

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Domanda sulla coscienza di Krishna e Gesu’ Cristo
Domanda
Carissimo Manonatha Prabhu, i miei omaggi
Volevo porti un quesito, semmai avessi tempo di rispondere, visti i preparativi per la tua partenza, circa le religioni non-vediche.
In particolare la Bibbia e la religione Cristiana, ma il concetto puo’ anche applicarsi per quella Musulmana ed Ebraica.
Volevo dire che alcune religioni, anche con una certa forma di “settarismo” ritengono falsi i messaggi di altre confessioni (per esempio quella Cristiana respinge il Corano.. quella Musulmana riconosce Gesu’, ma non come divinità, ma come un semplice profeta, ecc.).
Srila Prabhupada ha molte volte parlato del Cristo, lamentandosi spesso con i Cristiani perchè non applicano i suoi comandamenti (come quello di non uccidere, ad esempio).
Mi è sempre stata data come spiegazione sull’esistenza di altre religioni, che Dio si manifesta a diversi popoli con diversi messaggi in base al loro grado di “realizzazione”.. o una cosa del genere. In effetti io sto pensando che probabilmente alcune religioni si basano su falsi profeti o su false teorie e che se Cristo fosse una divinità, come credono i Cristiani, esso sarebbe un avatara e quindi sarebbe menzionato nelle scritture Vediche…. Quindi nella religione Vedica, nella Coscienza di Krishna, si accetta la presenza di Cristo acriticamente solo per evitare contrasti? O altro?
Hare Krishna Atmarama
Risposta
Caro Atmarama Dasa,
certe volte si usa velare alcune verita’ secondarie per non danneggiare la comprensione e l’accettazione di principi primari. Mi pare una maniera intelligente di insegnare.
Srila Prabhupada non era persona da nascondere: era un Acarya “della sciabola sguainata” (parafrasando lui stesso in uno scritto al suo Gurudeva).
Srila Prabhupada ha criticato aspramente molti importanti pseudo maestri dell’epoca, pubblicamente o in privato, che pure avevano decine di migliaia di seguaci, senza timore di alcun genere.
Al riguardo di Gesu’ Cristo, cosi’ come di Maometto, non ha mai detto nulla contro, cioe’ non li ha mai criticati duramente a livello personale, neanche in privato con i suoi discepoli.
Al massimo ha detto che i loro insegnamenti si riferivano a un tempo e circostanza particolari e che rappresentavano una versione parziale della Verita’ Assoluta. Questo insegnamento parziale era dovuto a necessita’ circostanziali.
Da cio’ si puo’ dedurre che Srila Prabhupada avesse un reale rispetto verso queste due figure e non solamente “strategico”.
Il Guru non e’ necessariamente un avatara, quindi non e’ necessario che debba essere previsto nelle Scritture Sacre.
Domande
Citazione:
Il Guru non e’ necessariamente un avatara, quindi non e’ necessario che debba essere previsto nelle Scritture Sacre.
Quindi Gesu’ come Guru… per i Cristiani è pero’ Dio, ovvero è il figlio, ma, per il mistero della trinità, è anche Dio.. ecco perchè pensavo ad un “avatara”… Ma l’aspetto “Guru” di Gesu’ riporta le cose su un altro piano… in effetti quindi è un po’ la visione Islamica.. dove Gesu’ è un profeta.. un uomo, insomma..
Atmarama
Intervento
Esistono somiglianze fra il Cristianesimo e la Coscienza di Krishna, ma principalmente si può dire che entrambe le religioni si prefiggono lo stesso obiettivo, la Coscienza di Dio.
È impensabile pensare che Dio si limitasse a manifestarsi soltanto in un ristretto gruppo di persone. Dio è universale, Esso non può essere limitato da rituali o credenze personali. Dio si manifesta alle persone in forme che dipendono da tempo, luogo e circostanze. Anche Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada, fondatore e acarya della società internazionale per la coscienza di Krishna (ISKCON), era stato invitato da un gruppo di ministri Cristiani di Melbourne per stabilire la posizione di Dio rispetto a Gesù Cristo. Prabhupada in quell’ occasione disse: “Gesù Cristo è anche un nostro Guru, sta pregando Dio, così è un nostro Maestro Spirituale”. Descrivendo Gesù Cristo come rappresentante di Dio, Srila Prabhupada ha detto: “Adora il Signore, e noi gli offriamo i nostri omaggi”. Nella Coscienza di Krishna è considerato come il figlio perfetto di Dio perché esegue perfettamente la volontà del Padre. È sceso come incarnazione autorizzata (Avatara), per insegnare con le parole e l’esempio il modo per adorare Dio. Egli fu un esempio di tolleranza e di pietà ed era completamente arreso a Dio. Questa è l’essenza di tutte le Scritture Vediche, così non sorprende che la filosofia Cristiana ha delle somiglianze con la filosofia Vaishnava di base.
Govinda Dasa www.isvara.org

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