Janamejaya sceglie il purohita
Un giorno Janamejaya ando’ a caccia. In una certa regione dei suoi domini noto’ un eremitaggio dove viveva un famoso Rishi di nome Srutasrava. Egli aveva un figlio di nome Somasrava che era costantemente impegnato in devozioni ascetiche. Vedendolo meditando in modo cosi’ profondo, Janamejaya senti’ il desiderio di nominare quel Rishi come suo purohita. Cosi’ saluto’ il saggio e gli rivolse la parola.
“Bhagavan, io desidero che tuo figlio diventi il mio purohita . Io sono certo che lui e’ perfettamente qualificato per l’impresa che ci attende, di celebrare il sacrificio dei serpenti. Per favore, soddisfa questo mio desiderio.”
A questa richiesta il Rishi rispose:
“Oh re Janamejaya, mio figlio ha praticato innumerevoli discipline devozionali e ascetiche ed e’ esperto nei Veda. Egli e’ nato dal ventre di una serpente che tempo fa bevve il mio fluido vitale. Egli e’ capace di assolverti da tutte le offese eccetto quelle commesse contro Mahadeva.
“Ma ha un’abitudine particolare: non rifiutera’ mai a un Brahmana qualsiasi cosa egli chieda. Percio’ Somasrava puo’ essere il tuo purohita ma devi accettare di assecondarlo in questo senso. Se puoi accettare questa condizione allora portalo con te.”
Janamejaya rispose:
“Accetto la condizione.”
Janamejaya torno’ a Hastinapura, la capitale, accompagnato dal venerabile saggio Somasrava.
Appena arrivato si riuni’ con i suoi fratelli e disse loro:
“Questa e’ la persona che ho scelto come primo sacerdote del sacrificio. Qualsiasi cosa egli chieda voi dovete soddisfarla senza chiedere spiegazioni.”
I fratelli di Janamejaya fecero come gli era stato chiesto.
Dopo di cio’, in attesa di iniziare il sacrificio su cui stavano lavorando in tanti, Janamejaya fece preparare l’esercito e marcio’ contro Takshyashila. Dopo una furiosa battaglia piego’ quella nazione sotto la sua autorita’.
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